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REJA: “impossibile fare paragoni con Petkovic. Con Floccari avrei raggiunto la Champions”

L’ex tecnico biancoceleste parla anche del prossimo derby: “La Roma ha buone qualità, ma non ha l’esperienza dei biancocelesti”…

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(Getty images)

NOTIZIE SS LAZIO – Intervistato da ‘lalaziosiamonoi.it’, l’ex tecnico della Lazio Edy Reja da il suo giudizio sulla stagione degli uomini di Petkovic e parla dei suoi progetti futuri:

Mister, come giudica l’annata double face della Lazio e l’operato di Petkovic?
“La squadra aveva già una sua fisionomia, lui è stato bravo a mantenerla. Poi sicuramente ha pesato l’Europa League, così come accadde a me lo scorso anno. Allo stesso modo ci sono stati molti infortuni, pertanto la squadra ne è uscita penalizzata. C’è da dire che, rispetto alla rosa che avevo a disposizione io, quella di quest’anno è più adeguata, anche in funzione degli innesti di gennaio. Quest’anno sono arrivati Pereirinha e Saha, mentre con me non arrivò nessuno. L’unico fu Candreva, che ho voluto a tutti i costi a pochi minuti dalla fine del mercato”.

Infortuni fattore comune tra lo scorso anno e la stagione attuale: secondo lei perché?
“La preparazione non c’entra, nel mio caso erano costretti a giocare sempre gli stessi. Brocchi e Mauri hanno avuto problemi in tutti e due i casi, Konko lo stesso, mentre Radu io non l’ho praticamente mai avuto. Anche Petkovic ha avuto problemi, soprattutto in difesa, quindi si può parlare di due campionati quasi paralleli”.

Alla luce dei risultati, si può dire “Reja meglio di Petkovic”?
“E’ inutile cercare questi paragoni. Quello che mi è dispiaciuto è di non aver centrato una Champions League che era alla nostra portata”.

Come va affrontata la finale di Coppa Italia contro la Roma?
“Entrambe le squadre arriveranno in grande forma, la Lazio ha recuperato praticamente tutti. Devo dire che se avessi avuto Floccari lo scorso anno, sarei arrivato in Champions: una volta andati via Cissé e Sculli, avevo assoluto bisogno di una punta, infatti ho avuto gravi difficoltà in fase offensiva. Penso che adesso la Lazio stia recuperando alla grande, quindi se la giocherà fino alla fine. Per me centrerà l’Europa League già in campionato: ha un calendario più agevole rispetto all’Udinese, mentre l’Inter è in grande difficoltà, in attacco ha solo Rocchi. Stasera la Lazio dovrebbe fare la partita e magari vincere”.

Se potesse tornare indietro, ripenserebbe alla scelta di andare via dalla Lazio? Magari con questa squadra avrebbe fatto un campionato diverso…
“Ogni stagione ha una storia a sé, prima era il mio momento, ora è il momento di Petkovic. A me devo dire che è girato tutto male. In realtà la rosa è la stessa di quella che avevo io, si vede dall’undici che scenderà in campo questa sera”.

Klose è immortale?
Se sta bene è un grande campione. La sua assenza ha pesato molto, ma secondo me Floccari poteva sicuramente fare di più: è un giocatore con un grande possesso palla, fa grandi movimenti, è uno che in doppia cifra ci sa arrivare”.

Cosa pensa della nomea di Reja come un tecnico poco offensivo?
“Non è assolutamente così, due anni fa e l’anno scorso venivamo considerati come una delle squadre con il miglior calcio in Italia, almeno per quanto riguarda il girone d’andata”.

Si è più sentito con Lotito e con Tare?
“Sì, ho mantenuto buoni rapporti, anche se in quel gennaio qualcosa è andato storto. Non siamo riusciti a centrare gli obiettivi che c’eravamo posti, che voleva raggiungere anche Lotito”.

Un giocatore che rimpiange di non aver avuto dal mercato?
“Negli ultimi tre giorni di gennaio si parlava di Guarin, con lui la Lazio poteva fare un vero salto di qualità”.

E chi consiglierebbe invece a Tare?
“Tare ha una bella lista, li conosce molto bene i giocatori, avrà già un gruppo di giocatori da valutare per la Lazio”.

Un consiglio a Petkovic per la finale contro la Roma?
“Se avrà a disposizione tutti gli effettivi, la Lazio è più forte. La Roma ha buone qualità, ma non ha l’esperienza dei biancocelesti”.

Progetti per il futuro?
“Mi sono preso questo anno di vacanza, poi vedremo. L’Al-Ahly? Ho sempre avuto richieste dagli Emirati Arabi, ma ho sempre declinato l’invito. Se dovessero arrivare offerte dall’Europa, le prenderò in considerazione. Qualche cosa in pentola c’è sempre, ho avuto diverse opportunità, ma quest’anno ho deciso di rimanere in tranquillità”.

E un ritorno alla Lazio?
“No abbiamo già dato (ride, ndr)”.

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