Rimonta e vittoria, la Lazio è guarita dal mal di trasferta

Pubblicato alle 19.35

LAZIONEWS.EU –  Mal di trasferta, il morbo che aveva colpito la Lazio era già stato individuato da tempo. Sembrava non esistere cura, anche Pioli se ne era accorto. “Rispetto al nostro modo di far calcio abbiamo creato poco in trasferta”. Un’ammissione importante, prendere coscienza del problema è l’unico modo per guarire. La tappa veronese alle porte, il posto peggiore per uscire dall’incubo: i biancocelesti non facevano risultato al Bentegodi da 24 anni, neanche la squadra scudettata di Eriksson ci era riuscita e al generale Petkovic era addirittura costata la testa. Il vantaggio di Helander aveva fatto ripiombare tutti nello sconforto, i soliti problemi che si ripresentano. Stavolta, però, a spazzare via ogni paura ci ha pensato Biglia con un rigore prima e servendo poi l’assist per il raddoppio a Parolo. In un colpo solo la Lazio ritrova certezze, la strada verso la guarigione è ancora lunga, ma la medicina Biglia sembra far miracoli.

Un inizio campionato da brividi aveva minato le sicurezze laziali: quattro schiaffoni con il Chievo, la cinquina rimediata dal Napoli a ribadire che, lontano da casa, gli uomini di Pioli si sentivano persi. La vittoria con il Genoa all’Olimpico aveva fatto intravedere la luce in fondo al tunnel, ma Verona rappresentava l’esame decisivo per la truppa biancoceleste. Esame superato a pieni voti, due vittorie nel giro di cinque giorni. Erano 13 turni che la Lazio non riusciva a vincere due partite consecutive: l’ultima volta le vittime erano state Cagliari ed Empoli. Ma c’è un dato ancora più interessante che rende merito alla portata dell’impresa compiuta dai biancocelesti. L’ultima vittoria in rimonta – lontano dall’Olimpico – era arrivata il 7 dicembre del 2014: Mauri e Felipe Anderson erano riusciti a piegare le resistenze gialloblu, oggi ci hanno pensato Biglia e Parolo. La prima vittoria esterna del campionato laziale è servita, la banda del tecnico Pioli torna a sorridere anche lontano dalla Capitale. Il mal di trasferta pare essere ormai solo un lontano ricordo.

Matteo Vana

@VanaMatteo