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Un poker per rinascere, contro il Chievo l’Olimpico torna amico

LAZIONEWS.EU – I biancocelesti dilagano e vincono dopo 3 mesi davanti al pubblico di casa…

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Pubblicato il 24/01 alle 16.53

LAZIONEWS.EU – L’occasione per risorgere, di fronte la bestia nera per eccellenza. La partita contoro il Chievo però è tutta in salita: neanche il tempo di mettersi seduti che Cesar castiga una retroguardia laziale troppo sbadata. La partita dei veneti finisce praticamente qui, la squadra di Maran si arrocca in difesa. La Lazio prende in mano le redini del gioco, Keita spara con il sinistro, Bizzarri respinge. Il portiere, come sempre quando incrocia la Lazio, inizia la sua personalissima battaglia: a sbattere sull’estremo difensore clivense Milinkovic-Savic, poi ancora Keita, Djodjevic invece, non riesce neanche a inquadrare la porta. Clamorosa l’occasione che capita in chiusura, quando la Lazio mette in campo il massimo sforzo: Lulic crossa, Djordjevic sfiora e Bizzarri si supera. Poi Keita sulla respinta a provarci, con Parolo che devia col tacco. Pare fatta, ma ancora Bizzarri dice di no. Finisce il primo tempo, l’incubo dell’ex torna a materializzarsi.

Pioli cambia, fuori Djordjevic dentro Matri. La svolta però è merito di Keita che ruba palla e si invola, Cesar lo stende. Doppia ammonizione, doccia anticipata per il difensore. Maran corre ai ripari, ma la superiorità della Lazio è schiacciante. La mole di gioco prodotta finalmente dà i suoi frutti: Candreva si avvante su un palla vacante in area, Gobbi calcia senza trovare il pallone. Rigore che lo stesso laterale laziale trasforma. Ormai è chiaro a tutti che il pari è solo un risultato di passaggio, il destino ha già decretato il vincitore. Pioli lo aiuta inserendo Klose, mossa audace, ma vincente. E proprio perchè è il destino a muovere le sorti umane non poteva che essere Cataldi a deciderla. Botta al volo dal limite, Bizzarri non può fare nulla. Esulta il centrocampista laziale, finalmente sotto la Nord. Sogno realizzato. Entra anche Felipe Anderson, l’assist a Candreva per il tris è suo. A riaprirla ci prova Radu, espulso per il fallo da rigore su Paloschi, Berisha, come contro il Rosenborg, dice no. La Lazio non è sazia, vuole anche il poker che arriva dopo un contropiede da far vedere e rivedere nelle scuole calcio: Lulic si fa tutto il campo, poi serve Candreva che serve Keita. Un gioco da ragazzi segnare e chiudere il match. La riscossa parte proprio dagli uomini più criticati, la Lazio risorge dalle proprie ceneri. In casa non vinceva dal 25 ottobre contro il Torino, esattamente 3 mesi i biancocelesti sono tornati.

Matteo Vana

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