Lazio e Cavanda, ecco i perchè del contrasto

RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – Ogni anno ce n’è uno verrebbe da dire, ma in realtà in questa stagione ne sono ben di più. Diakitè, Zarate, Cavanda, tutti ai ferri corti con la società e soprattutto con il presidente Lotito che non si smuove mai dalle sue posizioni a danno, in alcuni casi, anche della società.     Mentre per Diakitè (diretto verso Napoli) e Zarate (in attesa di una proposta di qualche squadra che possa accontentare sia lui che la società), il futuro di Cavanda resta in bilico. La Lazio, nelle ultime settimane, ha proposto un nuovo rinnovo di contratto (l’attuale scade nel giugno 2014) ma niente, la situazione non sembra rivolversi dato che l’entourage del giocatore non è soddisfatto della proposta di ingaggio, ritenuta troppo bassa.

PERCHE’ IL RINNOVO SI ALLONTANA – Dopo l’esperienza di Bari non di certo brillante, il terzino belga torna alla base e colpisce immediatamente Petkovic, nel ritiro di Auronzo per le sue qualità. Si è ritagliato uno spazio importante  in questa stagione e la società gli propone un rinnovo con adeguamento che si valuta in vari incontri con gli agenti del calciatore Franco Zavaglia e Andrea Pasini. L’intesa è vicina, tanto che un ipotesi di accordo si trova  con un contratto a salire partendo dai 200mila euro della stagione 2012/2013, un sostanzioso ritocco calcolando che il terzino belga guadagna circa 80mila euro a stagione. Il punto nodale resta il cambio di procuratore del difensore che si affida a Ulisse Savini, steso agente di Diakitè. Le parti si allontanano, Cavanda vorrebbe 400mila euro a stagione. La Lazio rimane spiazzata perchè si comincia a parlare per il ragazzo anche di offerte dall’estero, in particolar modo dall’Inghilterra. I mesi passano ma l’accordo non si trova.