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Gianni Di Marzio: “Dnipro squadra difficile da affrontare, lo stadio vuoto potrà essere un vantaggio”

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NOTIZIE LAZIO – L’ex tecnico di Genoa, Lecce e Palermo, Gianni Di Marzio, è stato raggiunto da “I Laziali Sono Qua”, trasmissione radiofonica in onda sugli 88.100. Ecco le sue parole sul momento della Lazio e sulla sfida contro il Dnipro che questa sera attende i biancocelesti:

Sulla partita d’esordio della Lazio in Europa League contro il Dnipro…
Il Dnipro non gioca un buon calcio, ma è una squadra molto difficile da affrontare. Hanno un classe ’90, Danilo, naturalizzato belga, da tenere d’occhio, ma hanno perso il bomber Kalinic, passato alla Fiorentina. Il giocatore più importante a centrocampo è Rotan, perno di un 4-1-4-1 molto solido, difficile da forzare offensivamente. E’ una squadra che gioca molto sugli esterni, sfruttando il loro nuovo centravanti, Selyeznov, molto forte fisicamente. L’anno scorso con il raggiungimento della finale hanno fatto registrare un grande exploit in Europa League, ma il fatto che si giocherà senza pubblico potrebbe rappresentare un vantaggio per la Lazio, che dovrà sfruttare le lacune dei difensori del Dnipro, muscolari, ma limitati tecnicamente”.
Sul Napoli, prossimo avversario della Lazio in campionato e sulle dichiarazioni di Maradona nei confronti di Sarri…
“Ho conosciuto Maradona nel 1978, quando aveva sedici anni e posso dire che è stato il più grande fuoriclasse mai conosciuto sicuramente a livello personale, ma penso si possa dire anche nell’intera storia del calcio. E se Maradona dice qualcosa sul Napoli, lo fa con cognizione di causa, perché ama Napoli. Se ha espresso perplessità su Sarri, ci sono motivi seri. Io stimo molto l’attuale tecnico dei partenopei, ma al di là delle responsabilità del mister mi sembra che quest’anno al Napoli manchi proprio un progetto studiato. Una volta scelta la scommessa-Sarri, De Laurentiis doveva costruire una squadra adatta alle sue caratteristiche. Sarri ha dei capisaldi: linea di difesa altissima e pressing sui centrocampisti avversari asfissiante. Molti giocatori che non hanno nelle corde questo tipo di gioco si sono dovuti adattare e stanno facendo fatica. Andavano presi anche difensori centrali adatti a questo tipo di impostazione tattica. Quelli attuali non sono all’altezza di una squadra che ha il progetto di arrivare almeno al terzo posto. Manca equilibrio. Il Napoli è in condizione di fare tre gol e contestualmente subirne quattro”.
Sulla Lazio…
“Mi aspettavo qualche acquisto più idoneo agli obiettivi stagionali immediati che la squadra biancoceleste doveva perseguire. Per fare un esempio pratico, mi aspettavo che il Matri della situazione potesse arrivare prima. I giocatori importanti ci sono. Biglia l’ho ammirato anche in Coppa America ad altissimi livelli, di Cataldi sono innamorato, ora la società ha recuperato anche Keita che resta estremamente promettente. Forse manca qualcosa in difesa, ma penso che i risultati della scorsa stagione possano essere ripetuti. Purtroppo nelle ultime due stagioni Napoli e Lazio hanno seguito il modello-Udinese in Champions, portando sui giovani anche per un motivo economico, ma perdendo il treno del preliminare per il quale sarebbero serviti giocatori d’esperienza”.
Sul campionato…
“Sarà un torneo anomalo, non c’è più un padrone. La Juventus non ha sostituito adeguatamente i giocatori importanti che sono partiti, anche se Allegri a Manchester ha dimostrato che sta trovando la strada tattica giusta. Io vedo ancora i bianconeri con la Roma e l’Inter in prima fila. La Lazio, assieme al Napoli e al Milan, dovrà puntare ad inserirsi in questo terzetto. Adesso che ha ritrovato l’attaccante, può sperare di riassestarsi ai livelli di gioco e di risultati della passata stagione”.

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