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ODDO consiglia: “Al derby conta solo essere motivati. Ecco i mie due ricordi più belli”

L’ex capitano biancoceleste aggiunge: “La Lazio di quest’anno ha molta spensieratezza nel costruire calcio ed ha veramente tanta qualità in mezzo al campo”…

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NOTIZIE LAZIO – Intervenuto ai microfoni di Elle Radio, nel corso della trasmissione radiofonica “I Laziali Sono Qua”, Massimo Oddo, ex terzino e capitano della Lazio, presenta la prossima stracittadina:

Massimo tu hai giocato tanti Derby qui a Roma. Avendoli vissuti in prima persona, ci puoi dire secondo te come si affronta al meglio questa partita?
Non credo che ci sia un modo migliore rispetto ad un altro. Il Derby è una partita a parte, dove molto spesso non conta essere più forti, ma essere più motivati. La storia lo dimostra. Alcuni Derby li abbiamo vinti pur non essendo i favoriti. Diciamo che bisogna essere concentrati, ma non troppo esaltati, perché si rischia di ottenere un effetto boomerang.

Come lo preparavi e come lo vivevi personalmente?
Fortunatamente in campo ero un tipo che manteneva i nervi saldi. Per me giocare una finale di Champions equivaleva a giocare contro l’ultima in classifica. E’ ovvio che più si avvicina l’evento e più l’adrenalina sale, anche perchè in città non si parla d’altro. Un particolare che vi voglio svelare è che la cosa che mi caricava di più era vedere le sciarpe, le bandiere e i tifosi per strada durante il tragitto tra Formello e lo stadio. Un’atmosfera unica.

A quale Derby sei più legato?
Ce ne sono due. Quello del 6 gennaio 2005 vinto 3-1, dove feci l’assist per il gol di Cesar, e quello del 10 dicembre 2006 vinto 3-0, dove segnai da capitano il secondo gol su rigore.

Venendo all’attualità, hai avuto modo di vedere la partita di lunedì contro la Sampdoria?
Assolutamente e mi è piaciuta molto. La Lazio di quest’anno ha molta spensieratezza nel costruire calcio, lo fa in modo piacevole e, cosa fondamentale, ha veramente tanta qualità in mezzo al campo. Una cosa che nessuno ha sottolineato è che i centrocampisti offensivi sono tutti intercambiabili. Cito un caso su tutti. Felipe Anderson l’altra sera ha fatto un assist da sinistra, uno da destra e un gol da posizione centrale. E’ fondamentale avere questa peculiarità, perché rende imprevedibile la manovra offensiva.

Massimo da ex collega di reparto, come vedi Dusan Basta? Ti piace?
E’ un ottimo giocatore. Dopo un bell’inizio ha avuto dei problemi fisici che ne hanno per forza di cose smorzato l’ascesa, ma mi sembra che ultimamente si sia espresso ad alti livelli. E’ uno di quei terzini che piacciono a me, sempre propositivi e che coprono bene tutta la fascia facendo bene entrambe le fasi. Un po’ come lo ero anch’io (ride, ndr).

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