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ESCLUSIVA. Il Lazio Club Foligno-Spoleto: quando l’amore supera confini e chilometri (FOTO)

LAZIO CLUB FOLIGNO SPOLETO – Il racconto di chi vive la lazialità fuori da Roma..

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LAZIO CLUB FOLIGNO SPOLETO – Cos’è la Lazialità? Impossibile rispondere a quest’interrogativo. È un modo di vivere, di essere. Che non si può spiegare. Non si apprende sui banchi di scuola, nè tantomeno dagli amici. È un sentimento innato. O ce l’hai dalla nascita o non ce l’hai. Tifare la Lazio non è facile. Non lo è a Roma, figuratevi in Umbria. “Alcune volte la gente non ci crede, qui tifano tutti per le tre squadre del Nord”. Ci spiega Gianluca Massucci, laziale umbro e presidente del Club Foligno-Spoleto. La sua è una storia romantica, affascinante e emblematica dell’amore che un popolo prova per l’Aquila. Come tutte le partite, sabato era allo stadio a vedere Lazio-Chievo. Una sconfitta difficile da digerire. Una gara da dimenticare, anche se per Gianluca non del tutto. Contro i gialloblù infatti è stato esposto per la prima volta lo striscione del loro club.

IL CLUB E I LAZIALI UMBRI –  Un traguardo importante, raggiunto da chi sostiene la propria fede da lontano: “Siamo un gruppo di laziali umbri. Ce ne sono tanti qui, ma sono sparsi per tutta la regione – racconta a Lazionews.Eu – Sono laziali di vecchia data, sopra i 40 anni la maggior parte. All’inizio è stato difficile entrare in contatto, ma i social network ci hanno dato una grande mano”. Poi l’idea. La decisione di creare un punto di raccolta e di ritrovo per tutti i biancocelesti. Coltivata e condivisa soprattuto da altri due amici: Luca Trionetti (vice presidente) e Maurizio Bartolomei (consigliere). Nasce così il Lazio Club Spoleto Foligno, il 5 dicembre 2016: “Siamo sempre orgogliosi di essere laziali. Chi è laziale è laziale. Non siamo tifosi occasionali. Io la Lazio l’ho vissuta a pieno: retrocessioni, scandali e vittorie. Dal ’75 a oggi”.

I RITI – Dall’andare da solo, a ritrovarsi con 40-50 persone allo stadio. Il passo è stato breve: “Andiamo sempre allo stadio. Il nostro viaggio comincia 3-4 ore prima della partita”. Tradizioni e racconti: “Partiamo con calma, mangiamo e facciamo i biglietti a via Calderini. Durante il viaggio si parla del passato, delle esperienze che ognuno di noi ha vissuto con questi colori. Partite, trasferte e aneddoti”. Poi tappa obbligatoria a Ponte Milvio: “Li ci incontriamo con altri amici biancocelesti di Roma e con loro entriamo all’Olimpico”.

LOTITO e INZAGHI – Pro e contro: “Ognuno di noi ha la propria idea sul discorso della presidenza, anche se rimaniamo laziali e pensiamo solo al bene della squadra”. La Lazio però sempre al primo posto: “Per noi è tutto, quando hai quest’amore non ci sono altre cose a cui pensare”. L’elogio a Inzaghi: “Lo ammiriamo. Lui è la garanzia di lazialità, è una cosa che conoscono in pochi. Inzaghi è un tecnico e un uomo serio, con lui in panchina abbiamo la certezza che tutti si impegnano e sudano per la maglia”. I tre derby nel prossimo mese: “Io sono contentissimo. Non siamo inferiori, lo abbiamo dimostrato anche nel derby d’andata. Questa partita è speciale ed è affascinante. Io li andrò a vedere tutti”.

Questo è il tifoso laziale. Unico, inimitabile e passionale. Lunga vita a noi, lunga vita al popolo biancoceleste.

Riccardo Caponetti

 

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