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ONAZI si racconta: “Mio padre mi voleva ingegnere, ma Dio aveva scelto un’altra strada per me”

Il centrocampista nigeriano della Lazio: “Conosco il derby da quando ero in Nigeria. Con l’aiuto del Signore potrei diventare una bandiera biancoceleste. Fantastico giocare con Klose…

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NOTIZIE SS LAZIO – Il centrocampista della Lazio, Eddy Onazi, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio. Ecco le sue parole.

Raccontaci la tua storia.

“Ho iniziato da giovane, mio padre mi voleva ingegnere, o avvocato. Ma io amo il calcio fin da bambino. Allora mia madre mi disse ‘ti aiuto io’, di nascosto da mio padre. Ero anche bravo a scuola e mio padre vedeva i risultati, ma quello che voleva il Signore per me era diverso. Fino al 2009 mio papà non mi ha mai visto giocare. Un po’ non voleva… Io credevo di essere un buon giocatore di calcio”.

Hai giocato sempre in questo ruolo?

“Ho iniziato come trequartista, poi ho giocato come terzino destro. Poi mi hanno chiesto perché non giocavo in mezzo al campo”.

Sei cambiato a livello di mentalità dopo la Coppa d’Africa?

“Sì, sicuramente. Da adesso che ho cominciato a giocare di più è molto meglio. Poi ogni stagione mi pongo un obiettivo da raggiungere, per questo metto sempre il 100%”.

Come ti trovi con i giocatori della Lazio?

“Se non ti parlano i giocatori della prima squadra va male. Ma se giocatori come Mauri, Klose e Ledesma mi danno dei consigli vuol dire che mi considerano”.

Ti piace la pizza?

“Non mangio pizza. Seguo una dieta speciale”.

Che tipo di musica ti piace?

“Mi piace in particolare la musica gospel. La suonavo spesso in chiesa in Nigeria”.

Da quanto tempo senti parlare del derby?

“Conosco il derby da quando ero in Nigeria, lì ci sono tanti fans della Lazio”.

Nelle tue parole c’è sempre Dio.

“Devi dire grazie al Signore ogni secondo perché lui è il proprietario della tua vita”.

Ti piacerebbe diventare una bandiera della Lazio visto che hai iniziato nella Primavera biancoceleste?

“Con l’aiuto del Signore potrebbe anche essere, ma devo lavorare ancora molto per questo. Prima di tutto viene l’umiltà e poi la capacità di comprendere le opportunità che ti vengono offerte dalla vita”.

Cosa si prova a giocare con un calciatore come Klose?

“Lo avevo visto alla televisione in Nigeria. Una cosa fantastica giocarci insieme. Il massimo per un ragazzo come me”.

C’è qualcosa in cui vorresti migliorarti?

“Mi devo migliorare in vari aspetti. Voglio svilupparmi poco alla volta. Non puoi, se stai alle radici dell’albero, pensare di poter arrivare subito in cima”.

 Un saluto ai tifosi della Lazio.

“Saluto i tifosi. Io sono su Facebook e ogni tanto chatto con loro. Continuate a sostenere la Lazio perché daremo il 110%. Voi sarete orgogliosi di noi. Il futuro può essere sempre e solo migliore”.

 

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