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KOZAK: “Voglio giocare con continuità e mettermi in mostra. Il mio telefono è sempre acceso e aspetto novità”

Il gigante ceco si racconta un una lunga intervista: il ricordo della vittoria in coppa Italia, il suo rapporto con Petkovic e i suoi rimpianti tra i tanti temi toccati…

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NOTIZIE SS LAZIO – Una stagione a due facce: sorridente in Europa, cupa in campionato. Questa la sintesi con la quale si può identificare l’annata di Libor Kozak che si è laureto capocannoniere dell’ultima Europa League con 8 reti, ma che in campionato è rimasto a secco. Ora il gigante ceco, dopo gli impegni con la propria nazionale, si sta godendo le meritate vacanze e nel frattempo ha rilasciato una lunga intervista al portale ceco ‘sport.cz‘. Ecco le sue dichiarazioni:

Come valuti la tua stagione, da un punto di vista puramente personale, in campionato e in Europa?
Agli antipodi.  In campionato ho giocato meno di quanto avevo immaginato e ho spesso sbagliato gol facili. Non so quale fosse il problema. Forse era un blocco mentale. Mi sono intristito ad un certo punto della stagione, continuavo a pensare a fare gol, ad essere produttivo. Mi dispiace di non esser riuscito a segnare e fare bene in campionato”.

In Europa invece sei riuscito a fare bene.
“In Italia, il livello è più alto, c’è molta più concorrenza. Quando eravamo ai quarti di finale di Europa League, puntavamo molto su questa competizione, sia noi che i tifosi. È stata dura essere eliminati. Potevo fare altri gol (ride ndr).  Onestamente dico che avrei rinunciato ad alcuni dei gol in Europa League  per segnarne in campionato”.

Quindi avresti sacrificato il titolo di capocannoniere per qualche gol in campionato?
“Si tratta sicuramente di un grande risultato, è indiscutibile. Naturalmente è molto piacevole. Soprattutto per l’autostima è molto importante. Ma mi sarebbe stato d’aiuto riuscire a segnare anche in campionato. Se avessi avuto un saldo a metà e quindi aver segnato quattro gol in campionato italiano, sarei stato felice”.

Con la Lazio avete chiuso il campionato al settimo posto, dietro gli odiati rivali della Roma. Ma nella finale di Coppa Italia li avete sconfitti ottenendo un posto nella prossima Europa League. Che stagione è stata?
“Sicuramente in campionato ci aspettavamo di fare qualcosa in più. Ma la vittoria contro la Roma in finale è stato qualcosa di fantastico e ha cambiato le prospettive”.

La rivalità è molto accesa?
“L’ansia per la sfida si è vissuta con un mese di anticipo. Mai nella storia si era verificata una finale tra i due club romani. Le emozioni erano tante. I giocatori della Roma hanno pianto mentre noi abbiamo festeggiato rumorosamente”.

Sei rimasto deluso di non aver giocato?
“No, ero felice per la vittoria. Certo, un giorno spero di vivere un evento simile dal campo e non posso negare che rimanere in panchina mi sia dispiaciuto, però sono contentissimo per la vittoria: abbiamo fatto un giro per la città su un pullman scoperto ed era pieno di nostri tifosi. E’ stato qualcosa di unico”.

Il derby è stata la tua ultima partita con la Lazio?
“A breve credo ne sapremo di più. Ora sono in vacanza, ma ho sempre il telefono acceso perché voglio sapere cosa mi aspetta in futuro. Al momento non ci sono sviluppi, ma voglio giocare con continuità, credo che mi gioverebbe”.

Pensi che per te sarà complicato avere più spazio nella formazione titolare con in squadra Klose, Floccari, Saha, Keita e Zarate?
“Ho un contratto per altri due anni, voglio giocare più spesso per diventare una parte importante della squadra. Nella Lazio lo sono stato sono in alcune parti della stagione, voglio scendere in campo più volte. Quest’anno soltanto cinque volte ho iniziato da titolare, un numero non soddisfacente”.

Preferiresti andare in un club minore in modo di avere meno concorrenza in attacco?
“A volte mi sono sentito importante, ma soltanto in pochi momenti. Quindi preferisco andare in una squadra meno forte in modo da potermi mettere maggiormente in mostra”.

Com’è il rapporto e la situazione con Vladimir Petkovic?
“Parla molto con noi calciatori. Nessuno è contento di andare in panchina ma mi ha sempre detto che avrei giocato qualora ci fosse stato il bisogno. Sapevo di allenarmi per qualcosa, sono rimasto sempre concentrato e mi sono fatto trovare pronto. Il suo approccio schietto aiuta comunque la squadra”.

Dove inizierai la preparazione per la prossima stagione?
“Suppongo alla Lazio. Tutto sarà risolto subito, ci incontreremo ai primi di luglio, mentre a metà agosto ci attende la sfida della Supercoppa Italiana. Vedremo se sarò in campo”.

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