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De Martino: “Biglia non ha chiesto la cessione e non è sul mercato”

Il responsabile della comunicazione biancoceleste ha voluto chiarire molte situazioni, dal mercato al campo: “La Lazio ha preso i giocatori che voleva…”

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NOTIZIE LAZIO – Giorni burrascosi in casa Lazio, tra il calciomercato con le situazioni Biglia e Keita e il campo con la sconfitta in Supercoppa contro la Juve che non ha dato grandi segnali. Ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 è intervenuto il responsabile della comunicazione Stefano De Martino, che ha fatto il punto della situazione con l‘obiettivo di chiarire alcune questioni.

L’ESPERIENZA CINESE – La Juventus ci ha battuto due a zero in un campo al limite di praticabilità, concordo con gli sfoghi di Marotta e Pioli. Il terreno di gioco era in uno stato pietoso. Anche la regia locale ha commesso varie sbavature, ma da contratto era previsto che ne occupassero loro. La gara è stata strana, la Lazio era partita bene, ma c’è da specificare che alcuni giocatori non erano al massimo della condizione. Biglia è arrivato tardi in ritiro perché ha avuto impegni internazionali, Morrison si era infortunato e doveva recuperare. I biancocelesti sono stati puniti da due azioni fotocopia. Rimane l’amaro in bocca, ma per battere questa Juve devi fare la gara perfetta e la Lazio non l’ha fatta. La Juve ha vinto con merito, anche se il primo gol è generato da un fallo. Rimane un’esperienza positiva, abbiamo aperto fronti importanti in Asia, con varie partnership, nei prossimi mesi sbarcheremo su un portale con milioni di tifosi per cominciare a dialogare anche con l’altra parte del mondo. Ci sono stati incontri importanti per il marketing per sviluppare una serie di iniziative, la Lazio è molto amata, dopo Pechino a Shanghai altra testimonianza di grossa crescita dei tifosi laziali.

I PROSSIMI IMPEGNI – Abbiamo trovato il Bayer Leverkusen nel preliminare di Champions, poteva andare meglio ma anche peggio, ma bisogna abituarci alla Champions e a queste partite. Giocano come noi, pressano molto e amano il gioco offensivo. Sono d’accordo con Pioli che è meglio cominciare la prima partita in casa, è una partita che ti cambia la stagione. Domani la squadra si ritroverà a pranzo alle 13, quindi allenamento nel pomeriggio e poi da giovedì doppia seduta fino ad arrivare al 18 dove dovremo cercare subito di metterci avanti in ottica ritorno. Il 14 sera amichevole con il Latina? No, non mi risulta.

IL CALCIOMERCATO – Sul tavolo di Lotito sono arrivate grandi proposte per i nostri giocatori, la società ha costruito una grande squadra recitando un bel ruolo anche a livello europeo. Poi se qualcuno ritiene di non voler continuare a vestire il biancoceleste la società non lo trattiene di certo, lo ha sempre fatto. Poi se ci saranno le condizioni ognuno dei giocatori che vogliono andare via allora sarà accontentato. Anche sul discorso fascia, Candreva è un ragazzo serio e conosce gli equilibri, sa che è un giocatore importante, c’è sempre e comunque l’impegno. La squadra ad oggi è questa, confermata con innesti importanti. Si parla di giovani promesse, io ho visto le proposte e le chiamate, ho visto quali squadre c’erano su Morrison, Kishna e Patric, anche Hoedt poteva finire in un top club tedesco. La società ha voluto i giocatori che voleva prendere, non sono dei ripieghi, volava mantenere l’ossatura della scorsa stagione. Non c’è nient’altro, se non gli impegni sul campo che aspettano la Lazio. In Supercoppa mancavano Parolo e Lulic, giocatori importantissimi per il gioco di Pioli, che si inseriscono in area e trovano spesso la porta. I tifosi chiedono un colpo che infiammi la piazza e riporti la gente in tre o quattro mila a Fiumicino? Se ragioniamo così allora anche io vorrei Balotelli e Huntelaar, ma le dinamiche sono altre. Come per Kishna e Morrison, anche su Milinkovic oltre alla Fiorentina c’era anche un’altra italiana già in odore di scudetto anche quest’anno. Abbiamo preso giocatori non di nome che poi però si sono dimostrati grandi giocatori, Candreva era stato preso come lo scarto del mercato di gennaio ma se lo prendessimo ora, allora si che lo andremmo a prendere in 4000 a Fiumicino. Poi Huntelaar al Milan per esempio non l’ha messa dentro neanche con le mani. Dobbiamo vedere come leggere questo mercato, non bisogna ragionare solo sul nome.

SU BIGLIA – E’ un giocatore della Lazio, stop, non è stato messo sul mercato. Poi se l’entourage chiederà la cessione allora valuteremo, ma ad oggi lui è un giocatore della Lazio. Le parole in conferenza? Lui è molto trasparente, lo conosco bene. Voleva dire che nel mercato è sempre tutto aperto, ai giocatori della Lazio possono arrivare grandi offerte. Lui ha ancora altri tre anni di contratto, non è andato da Pioli o da Lotito chiedendo la cessione, darà il 100% per la Lazio. Poi c’è il procuratore che conta anche a livello economico. La fascia non l’ha decisa la società per cercare di trattenerlo. Poi vedremo le evoluzioni, ma ad oggi non c’è nessun problema. Lo stesso vale per Keita, che non possiamo discutere perché vuole giocare. A me non risulta che abbia chiesto la cessione, poi fa parte del calcio che si sia lamentato per non aver giocato ma non c’è nessuna tempesta in atto. Voglio dire, ancora si scrive di Balotelli, quando è una situazione già chiarita un mese e mezzo fa. La cartina di tornasole non è la Supercoppa, ma i preliminari e le prime giornate di campionato. Non si possono fare valutazioni di mercato solo per una finale persa, se tu vai a prendere una punta ora gli altri devono fare le quarte-quinte scelte e non funziona così.

LA COMUNICAZIONE – Qui abbiamo sempre fatto passare opinioni sia pro che contro, con l’italiano e i toni consentiti e leciti. Poi è ovvio che questa è una radio ufficiale, ma qui non ci sono né fortini né chiusure, ma solo la volontà di spiegarsi. Noi quello che possiamo dire è se è una notizia è vero o no, se c’è un problema o meno. La domanda a Biglia in conferenza? Andava bene, in una conferenza stampa ci sono delle regole, da altre parti le domande vengono consegnate prima ed è tutto alla ‘volemose bene’. Apertura del canale tematico in chiaro su Sky? Ci è stato proposto, ma questo comporta una serie di cessione di diritti che ora però noi non vogliamo fare perché abbiamo in testa un percorso, con delle novità che abbiamo in mente. Ad oggi quindi per noi è no, poi nei prossimi mesi si vedrà. In ogni caso a breve ci saranno ulteriori novità, raggiungeremo anche molte altre aree.

FAIR PLAY FINANZIARIO – Nei prossimi tre anni il fair play finanziario sarà una cosa concreta per tutti, una condizione per iscriversi al campionato. Se tutto ciò sarà una barzelletta vedremo, ma adesso sui documenti Uefa c’è scritto questo. Tutto in previsione del prossimo anno, in cui dovrebbe essere tutto molto più concreto. Poi nel mercato ci sono spesso dei meccanismi incomprensibili, delle valutazioni strane, l’esempio sono magari i 25 milioni di Romagnoli. I giocatori che a gennaio ho visto nella lista della dirigenza ora vestono tutti biancoceleste, poi non mi interessa quanto sono stati pagati, non sempre chi viene pagato tanto rende in quella misura.

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