#UnacasaPerChiara: la rete si mobilita per Chiara Insidioso, ridotta in fin di vita dal fidanzato

NOTIZIE LAZIO – Chiara Insidioso, tifosissima laziale picchiata e ridotta in coma due anni fa dall’allora fidanzato, poi condannato a 16 anni in appello. Chiara, attualmente in uno stato di “minima coscienza”, tra una ventina di giorni dovrà lasciare l’ospedale Santa Lucia di Roma e sarà probabilmente trasferita in una casa di cura per anziani terminali. La ragazza non può tornare a casa, la struttura della propria abitazione non consente il transito ai dispositivi medici che potrebbero aiutarla: “A casa secondo i medici potrebbe avere le cure migliori. Ma da noi non entra neanche la carrozzella in ascensore“, le parole del padre, Maurizio, riportate da Tgcom24.

Il web non ci sta e lancia la mobilitazione: lanciata sulla piattaforma online change.org la petizione “Diamo una casa e una vita dignitosa a Chiara Insidioso, sopravvissuta al femminicidio #unacasaperchiara“, un appello rivolto al presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio, al ministro della Salute e al presidente della Regione Lazio, è stato lanciato da Gabriella Carnieri Moscatelli, presidente di Telefono Rosa.

Nella petizione stessa si legge  che “la sua permanenza in un ambiente meno stimolante potrebbe compromettere il suo percorso riabilitativo”. Il padre non molla, ma non sente l’appoggio delle istituzioni: “Ci sentiamo abbandonati. Di storie come la nostra si parla solo in occasione dei convegni, poi ci dimenticano del tutto quando si tratta di aiutarci ad affrontare la quotidiana”.

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