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BENITEZ il tecnico “buono”, cultore del 4-2-3-1

L’ALTRA PANCHINA – Sono tre i precedenti del tecnico spagnolo contro la LAZIO: 2 vittorie da allenatore del Napoli e una sconfitta da tecnico interista. Con Reja bilancio in parità…

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L’ALTRA PANCHINA – La rubrica di Lazionews.eu torna in occasione della sfida contro il Napoli, altra tappa di fondamentale importanza come quella di domenica contro la Sampdoria, decisiva per alimentare sempre più la fiamma della speranza per l’accesso all’Europa League. L’altra panchina analizza l’allenatore avversario, raccontando carriera, peculiarità tattiche, curiosità e precedenti con la Lazio. Oggi è il turno di Rafael Benitez, tecnico del Napoli, pronto a guidare i suoi contro Reja domenica pomeriggio alle ore 15.00 nel catino bollente del ‘San Paolo’.

LA CARRIERA – Rafael Benitez inizia la sua carriera da allenatore nel 1986 quando entra a far parte dello staff tecnico del Real Madrid, lavorando con le giovanili dei “Galacticos’. La sua prima esperienza da allenatore di squadre non giovanili non fu un successo. Benítez viene ingaggiato come tecnico del Real Valladolid per la stagione 95-96 in massima serie, ma subisce l’esonerato dopo aver ottenuto 2 vittorie in 23 partite. Negativa anche la successiva esperienza in seconda serie con l’Osasuna: altro esonero dopo solo 9 gare. Nel 1997 vene ingaggiato dall’Extremadura: guida la squadra alla promozione in massima serie, per poi retrocedere la stagione successiva. La svolta della carriera avviene nel 2001: come allenatore del Valencia vince la Liga, bissa il successo due anni dopo. Nel 2004 passa al Liverpool e vince la Champions Leaugue contro il Milan, che si ‘vendicherà’ la stagione successiva. A giugno 2010 arriva in Italia sulla panchina dell’Inter conquitando la Supercoppa italiana e la Coppa del Mondo per club. Dopo 5 giorni da questa vittoria lascia il club milanese. Nel novembre 2012 torna in Inghilterra sulla panchina del Chelsea con il quale vince l’Europa League. Guida il Napoli da questa stagione.

LA TATTICA – Allenatore più da carota che da bastone, raramente alza la voce, cerca sempre il dialogo e predilige un rapporto quasi paritario con i propri calciatori. Tecnico atipico rispetto al calcio moderno che fa della duttilità tattica un’arma in più, Rafa Benitez non ha mai dubbi sul modulo: il 4-2-3-1 è un dogma, non si discute, si accetta. Sono i giocatori a doversi ‘piegare’ alla tattica seppur i tre trequartisti sono soliti muoversi con maggiore libertà. Fondamentale è il ruolo del centravanti che deve muoversi soprattutto in verticale, venendo incontro alla palla e portando via con sé i centrali difensivi in marcatura. Questo movimento crea spazi che devono essere sfruttati dai continui tagli dei tre trequartisti. In fase di possesso palla, invece, la punta centrale deve dettare la profondità. L’azione parte sempre dai due perni davanti alla difesa che poi la smistano sui lati per i solitamente tecnici e veloci esterni che il tecnico spagnolo schiera in campo. Benitez fa giocare le squadre in modo arioso e piuttosto offensivo e infatti la fase difensiva non è mai perfetta perché sono i 4 difensori e i due mediani a svolgere questo lavoro di interdizione. Mentre la linea dei tre alle spalle della punta è addetta soprattutto al pressing alto sui portatori di palla, con gli esterni che devono tenere bassi i terzini avversari.

I PRECEDENTI – Sono pochi gli incroci tra il tecnico spagnolo e la LAZIO: due in campionato e uno in Coppa Italia. Il ‘Benitez napoletano’ vanta un pesante 100% contro la Lazio: la vittoria dell’andata per 4-2 e quella più recente in Coppa Italia per 1-0. Una sconfitta subita da Petkovic e una subita da Reja. Il ‘Benitez’ interista, invece, ha un solo precedente con la Lazio: era il 3 dicembre 2010 e i biancocelesti, guidati da Reja, si imposero 3-1 contro i neroazzurri grazie ai gol di Biava, Zarate e Hernanes. Per l’Inter segnò Pandev, ex che ha trovato la via del gol anche nel 4-2 dell’andata. Contro Reja quindi il bilancio è di parità: 1 vittoria a testa, seppur più pesante quella del tecnico spagnolo che ha estromesso la Lazio dal trofeo del quale era detentrice.

Carmine Errico
Twitter: @carmineerrico

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