Dallo Scudetto 1915 a “bestia nera”: Lazio-Genoa, una partita che va oltre i novanta minuti

LAZIO GENOA – Lazio-Genoa, una sfida lunga più di un secolo. Le due compagini si ritroveranno una di fronte all’altra alle ore 15:00, per la quinta giornata di Serie A ma alle spalle ci sono ancora diatribe irrisolte. Una di queste è la contorta controversia in relazione all’assegnazione dello Scudetto del 1915, dato al Genoa ma rievocato anche dalla Lazio da ormai più di tre anni. Oggi all’Olimpico (dove sono attesi circa 30mila laziali) sarà proposta una nuova iniziativa per dare ancora più luce a questa rivendicazione. Passando dalle faccende “legali” a quelle di campo, i “Grifoni”, negli ultimi anni, si sono rivelati una vera bestia nera per i capitolini: tra il 2012 ed il 2016 i rossoblù hanno conseguito 8 vittorie di fila contro la Lazio e anche lo scorso febbraio sono usciti vincitori (2-1). Una partita, quindi, da non sottovalutare, visto che le due compagini si ritrovano anche appaiate in classifica a quota 6 punti, ma i liguri con una gara in meno.

LE SCELTE – Proprio per questo Inzaghi non ammette cali di tensione e ieri, in conferenza stampa, ha annunciato che in campo vorrà vedere ferocia e lucidità. Nella testa del mister c’è l’idea di lanciare dal primo minuto la coppia Caicedo-Immobile, con Luis Alberto in panchina (lo spagnolo segnò il suo primo gol in Serie A proprio ai rossoblù, a Marassi). Dal canto suo il Genoa arriva nella capitale con tanti volti conosciuti, a partire da mister Ballardini, alla Lazio tra il 2009 e il 2010. Oltre al tecnico, in rosa ci sono anche Pandev (ex dal dente avvelenato) e Federico Marchetti, messo fuori rosa da Inzaghi ma che, nonostante un anno e mezzo di inattività, è già diventato il titolare della porta ligure. Invertire il corso della storia e sfatare il tabù Genoa per entrare con la rincorsa nella settimana che porterà al derby della capitale (sabato 29 alle 15:00): questo è l’obiettivo biancoceleste nella prima domenica d’autunno.

Marco Barbaliscia