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NOVARETTI VS PORTANOVA, fisico e “sportellate” da stopper, col biancoceleste sullo sfondo

GENOA-LAZIO, IL FACCIA A FACCIA – I due difensori sono difensori vecchio stampo: fisico, anticipo, corpo a corpo, contrasti decisi, grinta e determinazione sono le loro qualità…

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FACCIA A FACCIA PORTANOVA NOVARETTI

 

GENOA-LAZIO, IL FACCIA A FACCIA
36 reti subite in queste 29 giornate di Campionato rendono le difese di Lazio e Genoa le seste della Serie A. Ambedue hanno avuto un inizio difficile con una prima parte di stagione in salita. Le crepe delle mura difensive si allargavano di gara in gara e stavano trascinando verso i bassifondi della classifica le due compagine che si ritroveranno di fronte mercoledì sera. Ora le linee “Maginot” sono tornate ad essere granitiche. A guidarle ci saranno Novaretti e Portanova, due baluardi che fanno della fisicità la loro caratteristica principale. L’argentino è stato piuttosto deludente fino ad ora, anche se ha trovato poco spazio nell’undici titolare, ma sembra essere arrivato il suo momento: complici gli infortuni di Ciani e Dias, Novaretti sta trovando spazio con la “benidizione” di Reja. Il tecnico goriziano solo poche settimane fa aveva detto che lo vedeve molto bene in allenamento e che da qui a fine stagione sarebbe potuto essere molto utile. Detto fatto. Dopo i 63 minuti sufficienti contro la Fiorentina, ecco i 90 più positivi contro il Cagliari e l’ottima gara contro il Milan in cui, oltre una fase difensiva pulita, aveva anche trovato la via del gol, annullato “per colpa” di un fuorigioco di Biava. L’argentino ha sentito l’appoggio dell’ambiente e finalmente ha risposto bene sul campo. Il lazialissimo Portanova, invece, è sempre stato un perno fondamentale per la squadra ligure: difesa a tre o a quattro, Liverani o Gasperini per lui non c’è nessuna differenza. Di certo l’equilibrio tattico trovato con l’ex tecnico delle giovanili bianconere si è ripercosso anche sulle sue prestazioni in campo. Ma Portanova, come Novaretti, è uno di quei difensori centrali di altri tempi che oggi, quasi in modo denigratorio, vengono bollati come “stopper”. E invece questo è un complimento. Fisico, anticipo, corpo a corpo, “sportellate”, contrasti decisi, grinta e determinazione sono le caratteristiche che deve avere un difensore a prescindere se si parla di calcio “vecchio” e nuovo. Sono da apprezzare i giocatori che hanno anche tanta qualità nei piedi, ma se un difensore non rimane sempre e comunque uno “stopper” allora deve cambiare ruolo.

DIEGO MARTIN NOVARETTI
Nato il 9  maggio 1985 a La Palestina, il difensore con il passaporto italiano inizia la sua carriera calcistica nel club argentino del Belgrano dove gioca fino al 2009, anno nel quale si trasferisce in Messico nel Toluca, squadra nella quale vince il campionato nel 2010. Sono 157 le partite disputate con la squadra messicana, condite da 8 gol e 2 assist. Nel giugno 2013 approda alla Lazio a parametro zero. Esordisce in Serie A e con la maglia biancoceleste da titolare il 25 agosto 2013 nella partita Lazio-Udinese (2-1). Mentre il 19 settembre 2013 fa il suo esordio in campo internazionale, in occasione della vittoria casalinga per 1-0, di Europa League, contro il Legia Varsavia. Stagione caratterizzata da poche presenze per lui, in cui non ha mai convinto del tutto. Ma nelle ultime tre gare sembra aver trovato quella sicurezza che gli mancava e che gli permetterà di mostrare il suo valore. In stagione per lui un totale di 13 presenze.

DANIELE PORTANOVA
Nato a Roma il 17 settembre del 1978, il difensore rossoblù inizia la sua carriera nelle giovanili delle Roma per poi passare a quelle della Fermana, squadra con la quale fa il suo esordio nel calcio professionistico nel 1997-98. Gli anni successivi, il giocatore tifoso della LAZIO, passa da una squadra all’altra: Genoa, Cosenza, Avellino, 3 anni positivi a Messina e uno al Napoli nell’anno del fallimento. Riparte dal Siena e dalla Serie A nel 2004. Con la squadra toscana diventa un titolare inamovibile e in 5 anni mette assieme 159 presenze e 9 gol. Nell’agosto 2009 passa al Bologna, squadra con la quale rimane fino al gennaio 2013 quando approda al Genoa: sono 112 le presenze e 8 le reti messe a segno con la maglia emiliana, ottimo bottino per un difensore. 19 presenza per lui In questa stagione.

Carmine Errico
Twitter:@carmineerrico


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