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Sarri in conferenza stampa: “Nello spogliatoio ci siamo detti le cose in faccia”

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VERONA LAZIO INTERVISTA – Hellas Verona – Lazio si è conclusa sul risultato di 4-1. Di seguito tutte le dichiarazioni di Maurizio Sarri, intervenuto in conferenza stampa dopo la debacle del ‘Bentegodi’.

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La conferenza stampa di Sarri

“I due KO di Bologna e Verona fanno male allo stesso modo, oggi qualche occasione è stata creata ma la situazione è rimasta la stessa. Al Dall’Ara eravamo giù di testa ancora prima di scendere in campo, oggi ci siamo sciolti alla prima difficoltà e questo è preoccupante. La partita ci ha anche dato un paio di presupposti per tornare in partita. Alla fine dobbiamo constatare che il livello di aggressività degli avversari è stato più alto rispetto al nostro e questo, alla lunga, è preoccupante. Questo è l’aspetto che mi ha maggiormente preoccupato, la squadra sapeva quanto fosse importante questa sfida, abbiamo problemi di continuità: non possiamo battere Roma e Inter e poi prendere 7 gol tra Bologna e Hellas Verona, con tutti il rispetto per questi due ottimi avversari. Un rendimento discontinuo può essere giustificato dall’impegno del giovedì in Europa League ma oggi in campo c’erano solo due giocatori che erano in campo contro l’OM“.

Cosa è successo nello spogliatoio

“Nello spogliatoio ci siamo detti le cose in faccia, l’analisi è stata fatta sia a livello collettivo sia individuale, dobbiamo capire cosa ci succede dentro, stiamo parlando con il DS Tare dell’eventualità di andare in ritiro per vivere tutti insieme le prossime ore”.

Prestazioni individuali

“Quando la squadra si squaglia è difficile avere un’idea delle prestazioni individuali, diventa come un gatto che si morde la squadra: è difficile da capire. C’è poco da salvare, siamo stati ordinati solo all’inizio poi non abbiamo più messo in campo quello che avevamo preparato. Abbiamo perso la lucidità necessaria per fare la partita”.

Sul lavoro

“Se si vince con Roma e Inter le idee passano, se si perde allora no: dal momento che i risultati sono altalenanti è difficile dare una risposta. Lavoro per il lato fronte della maglia, poi cerco di aiutare il retro: il mio interesse primario è la squadra, la Lazio, la società. Il singolo oggi poteva poco, la squadra avrebbe trascinato nell’oblio ogni individualità”.

Sul Verona

“Il Verona ha vinto sull’alto livello dell’aggressività e, in particolare, su Caprari“.

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