De Vrij, spunta un retroscena: l’olandese non voleva giocare contro l’Inter ma la Lazio lo ha voluto in campo

LAZIO INTER DE VRIJ – Se ne è parlato tanto alla vigilia del match, se ne continua a discutere anche dopo: Stefan De Vrij doveva giocare o no contro l’Inter? La società nerazzurra aveva annunciato pubblicamente l’acquisto dell’olandese nei giorni antecedenti lo spareggio Champions contro la Lazio, destabilizzando l’ambiente. Tutti si sono interrogati su cosa fosse meglio per i capitolini, ma alla fine si era arrivati ad una sola conclusione: solo Inzaghi e il calciatore potevano venire a capo dell’interrogativo. Ebbene, proprio oggi è il quotidiano ‘Leggo’ a far uscire un’indiscrezione sul caso: Stefan De Vrij non voleva giocare la partita, è stato l’allenatore (insieme alla società) a convincerlo a scendere in campo.

IL RETROSCENA – Tutto sarebbe accaduto prima della trasferta di Crotone: come riporta sempre ‘Leggo’, l’olandese aveva paventato ad Inzaghi dubbi sul suo eventuale impiego contro i nerazzurri. Un gesto poco gradito dal tecnico ma soprattutto dalla società che gli ha chiesto di rispettare il suo accordo e di scendere in campo, un concetto ribadito da Tare sia al giocatore a Formello in privato che davanti ai microfoni proprio prima della sfida con l’Inter: “Deve rispettare il contratto e i suoi compagni, oltre che i quattro anni fantastici passati qui”. L’atteggiamento di De Vrij in campo è sembrato determinato e concentrato sino all’episodio del rigore: i dubbi sull’onestà del ragazzo sono vicini allo zero ma chissà se una sicurezza mentale non ottimale abbia potuto incidere sulla partita e sulla mancata qualificazione della Lazio in Champions. Non potremo mai saperlo, l’unica cosa certa è che la colpa di questa situazione è da additare solamente a un regolamento assurdo che consente ad un giocatore svincolato di firmare per un’altra squadra, in questo caso con una diretta concorrente per gli obiettivi stagionali.