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REJA: “Noi intelligenti tatticamente: non abbiamo concesso nulla all’INTER. KLOSE ha due cervelli”

INTERVISTE POSTGARA – Il tecnico friulano ha poi aggiunto: “All’inizio la squadra era molto preoccupata”…

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REJA 2 LAZIO INTER 1

INTERVISTE POSTGARA – Dopo l’importante vittoria casalinga contro l’Inter di oggi, Edy Reja si è fermato a parlare con i giornalisti commentando il match. Queste le sue parole dopo la prima gara del Reja-bis:

REJA A SKY

Un ritorno salutato da grande entusiasmo

Avevo un po’ di nostalgia (ride, ndr)

Equilibrio: questo mancava alla Lazio?

La squadra era preoccupata, non faceva più di due-tre passaggi: avevano paura di tenere la palla perché loro sono bravissimi. Abbiamo affrontato l’Inter come l’Inter affronta tutti gli avversari: senza rischiare nulla e senza concedere spazi. Quando commetti l’errore l’Inter ti penalizza, perché se gli dai spazio quei due esterni e con gli inserimenti dei controcampisti vai in difficoltà. Noi li abbiamo aspettati, pazientando. Sapevamo di non essere nelle migliori condizioni ma abbiamo fatto una gara intelligente dal punto di vista tattico. Abbiamo avuto una palla e l’abbiamo sfruttata, così come loro hanno fatto col Milan. Loro quando hanno una o due palle la mettono dentro, oggi l’abbiamo fatto noi

La vittoria di oggi rilancia gli obiettivi della Lazio?

Non possiamo guardare agli obiettivi, perché siamo una squadra che gioca sicuramente meglio di oggi. Possiamo fare molto di più: teniamoci il risultato. So benissimo che i rendimenti individuali devono crescere molto

La crescita dei giocatori singoli come Klose ed Hernanes

Anche Lulic e Candreva possono fare molto di più: la generosità non si discute, ma sul piano tecnico possono e devono fare molto di più. Ledesma ha fatto bene, abbiamo trovato sicurezza dietro ma dobbiamo dare di più.

Si è affidato ai giocatori che conosceva, in particolare a Dias e Biava

Sono due giocatori che se stanno bene fisicamente sono tra i migliori del campionato. Sono una coppia perfetta: Dias è stato con me uno dei migliori centrali del campionato, Biava ha fatto un campionato straordinario: se riprendono come il mio primo anno potremmo avere tanta sicurezza in più.

Ha pensato ad uno scherzo quando ha ricevuto la chiamata di Lotito?

No,no (ride, ndr), lasciamo stare!

Cosa ha provato?

Col presidente ci sentivamo una volta al mese per salutarci, avevamo mantenuto un buon rapporto. Alle prime due chiamate, non volevo rispondere (ride, ndr), poi hanno insistito e ho detto: “Ecco ci siamo, devo rispondere”. Non faccio battute, questa è la realtà

E’ stato difficile convicerla a tornare?

Stavo così bene a casa, senza problemi. Mia moglie mi ha detto: “Chi te lo fa fare?”, ma io mi sento nelle condizioni di poter dare molto a questa squadra. Me lo auguro per i tifosi, il presidente e la società che mi ha dato fiducia. Stare lontano dai campi, dopo essere sempre stato in prima linea, non mi sembrava giusto. Posso dare ancora qualcosa alla squadra.

Ha avuto offerte dall’estero, ma il Napoli ti voleva come DT?

Con De Laurentiis si parlava per una situazione estera, io ho dato la mia disponibilità: poi è arrivato Lotito e la Lazio. Tornare a Formello è stato emozionante.

Sui giocatori che “non conosce” 

Keita è un ragazzo interessante, poi è un ragazzo che due anni fa abbiamo scelto insieme con Bollini, così come Onazi. Dpo due anni sono maturati: vedremo come usarli

REJA A MEDIASET PREMIUM

“E’ stata una bella vittoria dopo una settimana di lavoro. Non abbiamo giocato molto bene, ma era normale perché c’era un po’ di paura nell’ambiente. Pensavo che fisicamente la squadra fosse messa meglio e lavoreremo anche su questo punto. Però l’importante è recuperare mentalmente il gruppo. L’Inter ha avuto il predominio del gioco, mentre noi abbiamo provato a giocare con le ripartenze. Ci è andata bene, anche se abbiamo rischiato qualcosa in un paio di contropiedi dell’Inter. L’ultima mia gara con la Lazio è stata una delusione perché speravo di centrare la Champions League, questa prima invece è una vittoria importante per ridare tranquillità alla squadra. Il calcio mi mancava dopo questo anno di stop, dovuto al bisogno di staccare e a un po’ di delusione per l’ultima stagione in biancoceleste, per questo ho detto subito si a Lotito”

Sulle scelte di formazione

“Sapevo che questa squadra poteva fare molto, ma molto di più perché conosco il valore di questa squadra. Ho deciso di affidarmi a chi mi ha dato grandi soddisfazioni in passato cercando di dare delle sicurezze dal punto di vista tattico. Petkovic ha fatto comunque bene perché ha vinto la Coppa Italia e fatto un buon campionato lo scorso anno. Hernanes è un calciatore importante e sta a noi metterlo nelle condizioni migliori per mostrare le sue qualità: è un giocatore che può fare bene dalla metà campo in su, penso che sia una bella mezzala più che un mediano, visto che per quel ruolo in Italia servono altre caratteristiche”

Sul futuro e sul mercato

“Devo trovare l’assetto giusto e dovrò valutare la rosa perché in futuro ci aspettano un calendario molto fitto visto che siamo in lotta su tre fronti, campionato, Coppa Italia ed Europa League. Devo fare delle scelte: siamo in tanti e io vorrei lavorare su un gruppo più ridotto. Dovrò valutare bene tutti e capire chi può darmi determinate garanzie da qui alla fine cercando di sbagliare il meno possibile nelle mie scelte”

REJA A LAZIO STYLE CHANNEL E LAZIO STYLE RADIO 100.7

Esordio migliore non poteva esserci?

Si, vincere contro l’Inter in queste condizioni è stato perfetto. Questi tre punti sono un toccasana

Cosa le è piaciuto della LAZIO?

Il carattere, la voglia di sacrificio, le posizioni in campo. Se lasci spazio all’Inter rischi di farti male. Sul piano tecnico possiamo dare molto di più, i gioco più bello e veloce lo troveremo più avanti

E ora Bologna?

Abbiamo lavorato bene e mi sono affidata alla vecchia guardi perché sapevo sul piano tattico e del temperamento cosa potevano darmi. Abbiamo vinto meritatamente.

Hernanes interno. Questo il suo ruolo?

Posso alternarlo, ma ora lui ha queste caratteristiche perché deve lavorare a tutto campo. Non deve giocare di schiena alla porta, non può giocare davanti alla difesa e, con il tiro che ha, è meglio che giochi più avanti. Se gli lasci gli spazi, con i tiri e dribbling che hai, diventa inarrestabile

La vecchia guardia ha cercato la vittoria fino all’ultimo contro un Inter spavalda?

L’avevamo preparata così, aspettare che venisse fuori e noi dovevamo aspettarli e cogliere il momento giusto, un po’ come ha fatto la stessa Inter in molte gare.

Che emozioni ha provato a tornare?

Già l’altro giorno a Formello un brivido mi è arrivato ed è stato un abbraccio importante con tutto, mi hanno dimostrati tanto affetto. L’Olimpico poi è unico, è lo stadio più bello d’Italia.

Klose?

Un giocatore straordinario, si muove benissimo, fa elastico e si allontana dalla marcatura. È un giocatore che ha due cervelli.

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