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FELIPE ANDERSON: “Quest’anno voglio diventare un grande giocatore” (VIDEO)

Le parole del brasiliano in una conferenza stampa nella quale spiega le mancanze della scorsa stagione e cerca riscatto…

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AURONZO 2014- Impegno, mentalità e voglia di riscatto. Queste le parole d’ordine che accompagnano il ritiro di Felipe ANDERSON, reduce da una stagione al di sotto delle aspettative nonostante la grande fiducia riposta in lui al momento dell’acquisto. Oggi è in programma una conferenza stampa che lo vedrà protagonista. Ecco le parole del brasiliano:

Da quali punti riparti in questa stagione?

Io sono convinto di poter dimostrare il mio talento. Questo è l’anno in cui voglio diventare un grande giocatore.

Scommettersti su te stesso?

So che la scorsa stagione è stata difficile ma quest’anno ogni pallone deve essere quello giusto per me.

Dal punto di vista tattico come ti stai trovando con mister Pioli?

Lui mi ha dato più libertà di giocare, di tenere palla e questa è una cosa buona per il mio calcio.

Cosa ti è mancato lo scorso anno che invece vuoi assolutamente avere il prossimo?

Mi è mancato il ritiro, poi sono stato fermo 4 mesi e non mi era mai successo. Poi dopo Gennaio ho cominciato a sentirmi meglio e ho giocato meglio. E’ arrivata l’ora di mostrare a tutti chi sono.

Forse ti è mancato anche il ruolo giusto? Qual è il tuo ruolo naturale?

Il mio ruolo è a centrocampo. Poi gioco dove il mister mi dice di giocare. Qui in Italia con le punte aperte non è facile, anche giocare con le spalle alla porta va imparato e ci vuole un po’ di tempo. Ora questo tempo è passato e devo fare bene.

Tu lo sai che la gente si aspetta molto da te, anche perchè sei stato pagato molti soldi. Ti senti di poter trascinare anche in futuro la Lazio? Di poter diventare un leader di questa squadra?

Certo io ho grande voglia di fare e di stare qua. I tifosi ci stanno dando grande affetto, credono in me e questa è una grande motivazione.

In questi primi giorni di ritiro sei stato impiegato all’inizio come mezz’ala, poi sei stato provato come esterno d’attacco. Tu dicevi di trovarti meglio quando puoi giocare il pallone, quindi preferisci il ruolo da mezz’ala?

Si è il mio ruolo. Ma anche da esterno con la libertà di entrare in mezzo al campo andrebbe benissimo. Poi ho dato la mia disponibilità al mister per giocare in ogni ruolo.

Un ragazzo giovane come te, Cataldi, ha detto che vuole migliorare dal punto di vista fisico. Tu invece dove vuoi migliorarti?

Voglio migliorare nella continuità e in campo. Prendere la palla, fare movimento e un po’ nella tattica quando abbiamo possesso palla nel fare i movimenti giusti. Lo sto imparando molto insieme al mister, parliamo spesso e mi dice cosa fare.

Per dare anche un po’ il senso del tuo valore.. quanta percentuale di Felipe Anderson abbiamo visto l’anno scorso?

Sono sempre stato in crescita quindi non so dire fin dove posso arrivare.

Agli occhi dei tifosi Felipe Anderson era l’uomo giusto per sostituire Hernanes.. Ti senti un po’ il suo erede?

Lasciamo stare Hernanes che è un campione. Però io posso fare le mie giocate e dare il mio contributo. Ho le doti per farlo: talento e velocità.

Ci si aspetta molto da te e questo forse ti mette sotto pressione. Ma ci sarà pressione anche su Tare che ti ha scelto. Il direttore sportivo ti ha detto qualcosa magari per spronarti?

Ha detto prenditi cura di te stesso per arrivare bene alla nuova stagione. Indipendentemente da quanto sia costato un giocatore deve fare bene e deve aiutare la squadra. Mi dice che devo fare quello che facevo al Santos.

Hernanes disse che il calcio italiano è molto diverso da quello brasiliano, soprattutto nei contatti in area. Hai trovato anche tu queste difficoltà?

Quando vedevo le partite in tv non mi sembrava così difficile ma invece lo è. Soprattutto se giochi sulla fascia devi fare le due fasi e forse mi è mancata anche un po’ di gamba a causa dell’infortunio.

Come hai vissuto la delusione del Mondiale? E poi, pensi di provare ad entrare in Nazionale entro i prossimi 4 anni?

E’ stata una delusione per miliardi di tifosi, sarebbe stato un sogno vincere in casa. Ovvio che essere convocato ai mondiali 2018 sarebbe un’emozione immensa.

 

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