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Biševac, nobile decaduto alla ricerca dell’elisir di giovinezza

LAZIONEWS.EU – Dagli inizi in Croazia fino all’approdo alla Lazio, alla scoperta del nuovo centrale biancoceleste…

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LAZIONEWS.EU E alla fine arriva Biševac . Nel tourbillon di nomi circolati nelle ultime settimane Tare ha tirato fuori dal cilindro, come al solito, l’unico che non era mai stato accostato ai colori biancocelesti. La nazione di provenienza era stata individuata, la Francia, ma pochi avrebbero scommesso sul centrale serbo. La Lazio lo ha scovato, lo ha seguito e poi se l’è preso. Esperienza internazionale, contratto in scadenza e prezzo modico: i parametri per l’acquisto invernale sono soddisfatti. Biševac può abbracciare la Lazio, i biancocelesti il loro nuovo Guerriero.

Una carriera costruita tra Croazia e Francia. Dagli albori alla Stella Rossa dei miracoli, con la quale conquista scudetto e coppa nazionale nella stagione 2005/06 – insieme all’altro laziale Basta – di strada ne ha fatta. Ci mettono poco a notarlo Oltralpe, il merito è del Lens che lo fa debuttare in Ligue 1 nel dicembre 2006. Due stagioni, poi Valenciennes prima del grande salto al PSG. Una sola annata e poi via, sempre di corsa, al Lione che però non è più quello schiacciasassi che dominava la Francia senza apparente difficoltà. Con l’Olympique gioca due stagioni, poi l’offerta che non si può rifiutare. Il resto è cronaca: la Lazio lo acquista per 1,2milioni di euro, il serbo sbarca a Fiumicino con un contratto fino a giugno 2017 da firmare, segno che la società crede nella sua rinascita. La sua avventura romana è appena cominciata, sperando che non sia solo una vacanza.

Una carriera che sembrerebbe di altissimo profilo a giudicare solo le maglie indossate. L’arrivo di Bisevac, però, è accompagnato dallo scetticismo. La piazza romana aspettava altro, ma i tifosi laziali non sono soliti giudicare senza prima vedere, non serve essere fenomeni per entrare nel loro cuore. Ciò che desta preoccupazione è la condizione fisica del giocatore. Negli anni passati, infatti, il centrale serbo ha avuto più di un infortunio: nel 2015 è il ginocchio a fare crack, rottura del legamento collaterale mediale è la diagnosi. Solo 13 presenze per lui e stagione da dimenticare. Prima ancora era stato un infortunio alla coscia a tenerlo lontano dai campi di gioco per quasi due mesi. Quest’anno non va di certo meglio: problemi di natura contrattuale e qualche acciacco alla schiena, spiacevole ricordo del passato, non gli hanno permesso di vedere il campo con regolarità. L’ultima grande stagione fu quella di 2 anni fa, giocata al fianco di Umtiti: il vecchio e il bambino, Biševac lo ha allevato, gli ha fatto da chioccia e ora il giovane difensore è uno dei prospetti più interessanti di Francia. Proprio quello che potrebbe fare anche alla Lazio con l’olandese Hoedt.

Matteo Vana

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