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L’ADDIO. Via la fascia, via la tristezza: Biglia va a Milano. E ora tocca a Lotito
LAZIONEWS.EU – Inzaghi ci aveva sperato, ora la palla passa alla società…
ADDIO BIGLIA LAZIO – Tristi se si guarda al passato. Pieni di speranza se ci si proietta al futuro. Verso la nuova avventura da affrontare. Gli addii sono così. Tormentati e divisi. Tra la nostalgia di aver chiuso un’importante parentesi di vita e la voglia di rimettersi in gioco quanto prima. In una nuova realtà. Chissà in che fase si troverà ora Lucas Biglia, il cui trasferimento al Milan si è concretizzato in queste ore. In scadenza nel 2018, l’argentino non ha voluto rinnovare con la Lazio e ha scelto di sposare il progetto rossonero, svuotando il suo armadietto di Formello dopo quattro stagioni. A un mese e mezzo dall’inizio, la trattativa si è chiusa: 17 milioni più 3 di bonus il costo del cartellino. Poco rispetto all’offerta iniziale da 55 milioni per il pacchetto comprensivo anche di Keita. Tanto per come si stavano mettendo le cose. La fase di stallo, il braccio di ferro e l’apparente vittoria finale di Lotito, che non si è fatto spaventare dai nuovi proprietari cinesi.
LA ROTTURA – Che Biglia non volesse rimanere alla Lazio non è un mistero. È risaputo. “Ha chiesto la cessione”. Ha spiegato il suo agente Montepaone a fine giugno, che ieri notte ha confermato: “Domani sarà a Milano, è felicissimo”. La fumata bianca era nell’aria, attesa da entrambe le parti. Ai tifosi biancocelesti non è piaciuto il comportamento dell’argentino, nè la sua espressione all’arrivo in Paideia prima e ad Auronzo poi. “Capitano piagnone”. O ancora. “Vattene a Milano”, gli hanno urlato durante gli allenamenti sotto le Tre Cime di Lavaredo. Si era arrivati a un punto di non ritorno, di rottura. Eppure c’è un pizzico di rammarico. Perchè Biglia era il capitano, l’ennesimo che si sfila la fascia biancoceleste. È uno dei migliori registi in Europa secondo Inzaghi e non solo, dato che ha con sè anche le chiavi del centrocampo dell’albiceleste di Messi. C’è rammarico perchè si pensava che il suo matrimonio con la Città Eterna potesse continuare. “Il mio futuro? Rimarrò qui”. Così 31enne aveva illuso tutti dopo Inter-Lazio di Coppa Italia dello scorso gennaio. Poi la finale di Coppa Italia, persa di nuovo contro la Juventus. Il corteggiamento rossonero e l’ambizione del giocatore ha preso il sopravvento. “Se vado al Milan? Non credo”, parole di poche ore fa. Ha voluto creare suspance, speriamo quanto meno in buona fede. Sarà sì un grande centrocampista, ma quanto a previsioni, meglio che lasci perdere.
BASTA SCUSE – “Per aprire un ciclo bisogna trattenere i giocatori migliori”. Inzaghi era stato chiaro, ha messo le mani avanti fin da subito. Non voleva perdere Biglia, il suo leader. L’ha perso, definitivamente. Ora aspetta un sostituto. Degno. All’altezza. Lotito gliel’ha promesso: “Siamo una società che cammina con tranquillità e che sa cosa deve fare. La Lazio farà il mercato giusto per poter competere”. Serve chiarezza, bisogna uscire allo scoperto e regalare un nuovo acquisto ai tifosi. Trasparenza. Quello che chiedono i laziali. Vogliono rimanere aggiornati, sapere come sta lavorando la società. Loro sono tornati, riempiranno l’Olimpico nella prossima stagione. Staranno in prima fila, gireranno l’Europa. Non si sono nascosti. Hanno preso il pallone e hanno giocato. Ora però tocca alla società. E tutti si aspettano che faccia gol. Nella porta giusta ovviamente.
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