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ESCLUSIVA LN Antonietta e Giulia Guerrieri: “Guido primo tifoso della Lazio, con Inzaghi c’è un rapporto unico. Ora vogliamo l’EL” (FOTO)

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AURONZO 2019 INTERVISTA ANTONIETTA E GIULIA GUERRIERI – La Lazio sta svolgendo il suo dodicesimo ritiro consecutivo sotto le Tre Cime di Lavaredo. Ben cinque di questi hanno visto tra i protagonisti Guido Guerrieri. Il giovane portiere, dopo aver debuttato in Serie A nello scorso campionato, è pronto a compiere il decisivo passo della consacrazione. Cresciuto nelle giovanili della Lazio, il classe 1996 continua il suo percorso professionale insieme a Simone Inzaghi, il mister che più di tutti ha puntato sul suo talento. Un ragazzo umile, sempre sorridente ed ambizioso, che la redazione di Lazionews.eu ha deciso di conoscere meglio attraverso i racconti della mamma Antonietta e di sua sorella Giulia.

Signora Antonietta, come sta vivendo Guido questo quinto ritiro ad Auronzo, il primo dopo aver esordito in Serie A?
“E’ sempre bello stare qui ad Auronzo, circondati dal calore del popolo laziale. Guido, oltre ad essere il portiere della Lazio ne è anche il primo tifoso. Ha iniziato il suo percorso con la maglia biancoceleste a 6 anni, circondato da una famiglia laziale. Lui sta bene ed è felice, dopo l’esordio ora vive un sogno ancora più magico”.

Che emozione si prova a vedere il proprio figlio indossare la maglia che si tifa?
“E’ una grande emozione, non solo adesso che vive la prima squadra quotidianamente ma da sempre. Ricordo tanta soddisfazione dopo la vittoria della Coppa Italia con la Primavera, battendo la Roma in Finale. Ed in panchina c’era Simone Inzaghi“.

E proprio Inzaghi è stato il primo allenatore a puntare con continuità su Guido. Che rapporto c’è tra i due?
“Inzaghi è una persona squisita, oltre che un allenatore molto preparato. Simone è stato colui che lo ha scoperto, quasi per caso. Lo portò con se al Torneo Arco di Trento nel 2013, facendolo giocare sotto età. Simone ha sempre trasmesso la voglia di giocare a calcio. Sembra uno di loro, ha un modo di porsi unico verso la squadra. Per Guido è stato un percorso lungo e pieno di sacrifici da parte sua e nostra ma Guido ci ha messo sempre serietà ed umiltà”.

E finalmente, lo scorso 20 maggio, è arrivata la prima grande occasione. Lazio-Bologna, esordio in Serie A con la maglia della Lazio: che giornata è stata?
“Era una giornata che aspettavo da tanto ma è arrivata in un momento particolare e pochi giorni dopo la scomparsa di mio marito. La mia testa era presa da altro, l’esordio di Guido l’ho vissuto anche per questo con meno pressione del previsto”.

Giulia, anche per te è stata poca pressione?
“Assolutamente no, per me non è stato così. Ero emozionatissima, molto agitata all’ingresso allo stadio prima della partita. E’ stato difficile reggere l’emozione: vederlo lì davanti alla porta della Lazio, pronto a giocare mi ha elettrizzata. Ero agitata ma anche tranquilla, perché conosco Guido e le sue qualità. La mattina c’era la giusta carica, sono stata molto soddisfatta del suo esordio”.

Signora Antonietta, lo scorso anno l’esordio. Adesso qual è il prossimo traguardo?
“Guido sogna l’esordio in Europa League ed avere l’occasione di giocare con più continuità. Sa che deve proseguire a lavorare duro come ha sempre fatto, senza dare nulla per scontato. Tutto dipenderà da lui ma con un pizzico di fortuna sono sicura che potrà fare grandi cose con la maglia della Lazio”.

Guido ha un contratto sino al 2021 con la Lazio. Il suo sogno è quello di proseguire con questa maglia anche in futuro?
“Guido è tifosissimo della Lazio, qui si trova bene sia con l’ambiente che con i compagni. E’ sereno e tranquillo, per nulla preoccupato dalla concorrenza. Con Proto, per esempio, divide la stanza qui in ritiro. Me ne parla sempre benissimo, descrivendolo come una persona eccezionale e sempre pronta a dare consigli. Lo stesso vale per Strakosha: con Thomas sono quasi coetanei e giocano insieme dai temi della Primavera. E’ nel suo ambiente”.

Giulia, anche tu tifi Lazio ed hai un fratello nella rosa. C’è la maglia di un giocatore che hai chiesto a Guido di regalarti?
“Guido è molto riservato, spesso gli chiedo magliette ma difficilmente lui accontenta le mie richieste. Il mio idolo, a parte mio fratello che stimo tantissimo, è Correa. E’ un talento vero e, con tutta onestà, anche un bel ragazzo. Eppure ancora non ho la sua maglia, Guido non me l’ha portata neanche dopo il gol del Tucu in Finale di Coppa Italia“.

Signora Antonietta, Guido vi ha sempre avuto vicini: siete uno dei suoi punti di forza?
“Noi siamo stati sempre vicini a Guido. Il papà, Andrea, era il suo primo consigliere, il punto di riferimento principale. Ora io, Giulia e gli altri fratelli continuiamo a sostenerlo e da mamma fa piacere che un figlio ti voglia con se”.

Guido ha un idolo, un modello di portiere al quale si ispira?
“Guido ha sempre stimato Angelo Peruzzi. E’ il suo idolo da sempre. Quando era piccolino aveva una medaglia che gli mettevo sempre nella borsa di allenamento. Vi era raffigurato Peruzzi e lui la portava sempre con se. Poi se lo è ritrovato alla Lazio e ora è la sua guida quotidiana in campo e fuori”.

Giulia, i portieri, spesso, sono scaramantici. Anche Guido lo è?
“Guido ha una caratteristica che anche io ho scoperto da poco. Ha una coccinella che mette accanto alla porta vicino alla bottiglietta dell’acqua. Inoltre se l’è anche tatuata”.

Che augurio vi sentite di fare a Guido e alla Lazio per la prossima stagione?
“In questo ritiro stiamo vedendo una Lazio pronta e determinata, secondo noi la rosa è pronta per centrare finalmente l’obiettivo del quarto posto. Tutto procede per il meglio, c’è un clima sereno e tanta qualità. A Guido auguriamo di seguire al meglio tutti i consigli che gli arriveranno dal mister e dallo staff, e di tenere sempre un rapporto di amicizia e fiducia con i compagni. Solo con unità si raggiungono i traguardi, sia individuali che di squadra”.

Intervista a cura di Marco Barbaliscia

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