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Le PAGELLE di Milan – Lazio: Castellanos lotta, Felipe sciupa, Luis Alberto stecca

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L'undici schierato da Sarri con il Milan

PAGELLE MILAN LAZIO – A San Siro finisce esattamente come lo scorso anno. Il Milan batte la Lazio per 2-0. Succede tutto nella ripresa, segnano prima Pulisic e poi Okafor. Entrambi imbeccate da due super giocate di Leao. I biancocelesti non riescono così ad andare in striscia positiva e rimangono a 7 punti in classifica. L’occasione più grossa è capitata a Felipe Anderson, che da due passi non ha trovato lo specchio difeso da Maignan. Si salva, invece, il solito Provedel. Di seguito le loro pagelle, e quelle di tutti gli altri calciatori laziali a firma del nostro Daniele Izzo.

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Milan – Lazio, le pagelle dei biancocelesti

PROVEDEL 6.5 – Para tutto quel che può, come sempre. E i guantoni erano arrivati anche sul destro vincente di Pulisic, è mancato solo il colpo di reni per scrivere l’ennesimo miracolo.

MARUSIC 5.5 – Leao è il professore più severo del campionato. L’esame inizia con un tempo facile, poi il livello aumenta e lui porta a casa un diciotto stiracchiato.

CASALE 5 – La collezione di figurine si interrompe a Milano. Leao è introvabile, impossibile metterlo in tasca.

ROMAGNOLI 6 – Passeggia sotto casa dell’ex senza timore. Anzi, ne conosce i punti deboli e li sfrutta a suo favore.

HYSAJ 5 – Non segue Pulisic in occasione del gol del vantaggio del Milan. È un dettaglio, ma condiziona l’esito della sfida.

GUENDOUZI 5 – Finisce centrifugato tra le maglie rossonere. Non brilla in fase di possesso, ne in quella di non possesso. L’anticipo di Tomori prima manda in bestia Romagnoli e poi ne decreta il cambio.

(Dal 66’ KAMADA 5.5 – Torna in campo dopo centottanta minuti di riposo, ma non va oltre lo scolastico)

ROVELLA 6 – Centrocampista caleidoscopico. È uno, ma sembrano tre. Corre, difende e imposta. La Rovella che serviva a far girare al meglio l’ingranaggio biancoceleste.

(Dal 66’ VECINO 5.5 – Oggi fa metodista. Da ordine, senza strafare)

LUIS ALBERTO 5.5 – Prende una stecca proprio al teatro del calcio. Stona passaggi e commette imprecisioni non da lui. Il pubblico laziale, però, applaude lo stesso: rimane un’artista e un passo a vuoto glielo si può concedere.

FELIPE ANDERSON 5 – Apre l’ufficio complicazioni affari fatti cestinando la chance del vantaggio. La sua partita finisce lì. Perora sempre la causa più complessa per se o per i compagni.

(Dal 75’ PEDRO sv – Segna, ma è in fuorigioco. Inizio di stagione complicato. E oggi ci si è messo pure il Var)

CASTELLANOS 6.5 – Carramba, che sorpresa. Sarri lo sceglie dal primo minuto, lui lo ripaga con una prova più che soddisfacente. Con i compagni si trova già bene, vede la porta e non tira mai indietro la gamba. Gli è mancato solo il gol.

(Dal 75’ IMMOBILE sv – Non sta bene, e si vede)

ZACCAGNI 5.5 – L’altro dioscuro dell’attacco della Lazio. Fa sicuramente meglio di Felipe Anderson, ma non abbastanza per servire alla causa.

(Dal 82’ ISAKSEN sv – In campo giusto il tempo di un raccogliere il benvenuto di Theo Hernandez)

ALL. SARRI 5 – Macchè striscia positiva. La sua Lazio si ferma subito: quarta sconfitta in appena sette giornate di campionato. La tempesta non è ancora passata. E le falle nel tetto di casa sono sempre le stesse. La difesa prende troppi gol e l’attacco fatica a segnare. Non resta che sottolineare un libro già sottolineato: urge una svolta.

Daniele Izzo
@danieleizzo94

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