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Potenza e controllo: Sergej, il jolly prezioso di Pioli

NEWS DEL GIORNO – Milinkovic-Savic vuole una maglia da titolare contro il Palermo…

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Pubblicato il 19/11 alle 18.00

NEWS DEL GIORNO – Due gol nelle ultime tre giornate di campionato, i numeri dell’attacco biancoceleste parlano da soli. In Serie A la Lazio è reduce da tre sconfitte consecutive e alla ripresa contro il Palermo non può fallire. La Roma, attualmente terza in classifica è lontana 8 punti e per non perdere ulteriore contatto con il gruppo di testa gli uomini di Pioli hanno l’assoluta necessità di fare bottino pieno all’Olimpico contro i rosanero. Per dare una scossa il tecnico emiliano sembra intenzionato a riproporre il 4-3-3, marchio di fabbrica di quella Lazio che lo scorso anno ha regalato ben più di un sorriso ai tifosi con il cuore bianco e celeste.

JOLLY PREZIOSO – Le prime prove sul campo al rientro dei vari nazionali indicano un Keita che dovrebbe riuscire a strappare la maglia da titolare a Candreva, anche e soprattutto alla luce di quanto messo in mostra in questi giorni di allenamento in quel di Formello. Tra i biancocelesti più in forma dell’ultimo periodo c’è sicuramente lui, che potrebbe dare un turno di riposo all’esterno romano, stella luminosa con la maglia della nazionale italiana, un po’ troppo spento con quella laziale. Candreva è il calciatore che Pioli ha sostituito di più a gara in corso, ben 7 volte in 8 presenze in campionato (unico match giocato per intero quello contro l’Atalanta). Contro il Palermo, complice l’assenza certa di Onazi, alle prese con un lesione muscolare rimediata con la Nigeria, il  modulo potrebbe dunque variare rispetto al 4-2-3-1 più recente. Ma sia in caso di terzetto di trequartisti che di 4-3-3, c’è un calciatore abbastanza certo di avere un posto dal primo minuto: Milinkovic-Savic, il jolly prezioso di Pioli.

POTENZA E CONTROLLO – Arrivato a Roma dopo un’estenuante trattativa, un tira e molla infinito tra Lazio, Genk e il terzo incomodo Fiorentina, Sergej si è conquistato i suoi spazi a suon di prestazioni e concretezza. E’ uno degli acquisti più onerosi dell’era Lotito (circa 10 milioni), ma a soli 20 anni ha le idee chiare: “Volevo conoscere Roma e godere di ogni momento in questa città, la Lazio è un sogno: qui c’è tutto per fare bene”, le parole d’amore del giovane serbo, sempre più soddisfatto della sua scelta. La Lazio lo ha voluto, lui ha voluto la Lazio e i primi frutti sono maturi, pronti per essere colti. Contro i rosanero il numero 21 dovrebbe prendersi la maglia da titolare, non importa se a completare il terzetto di centrocampo con Biglia e Parolo (Lulic in vantaggio su Radu per il ruolo di terzino sinistro) o se da atipico trequartista nel 4-2-3-1. Un jolly che non fa distinzioni: l’anno di nascita è il 1995, ma Milinkovic-Savic in campo si muove da veterano. La sua solidità fisica fa altamente comodo a questa Lazio, sono ben 27 i duelli aerei vinti finora, nessuno biancoceleste ha fatto meglio. Il bel gol messo a segno pochi giorni fa con la Serbia Under 21 gli ha dato ulteriore consapevolezza, aiutandolo a ricaricare le pile dopo la panchina nel derby. Potenza e controllo, è questa la grande dote dell’ex Genk, che può tranquillamente giocare da mezz’ala o da regista avanzato davanti alla coppia in mediana. All’orizzonte un futuro più che roseo, immediatamente davanti a sé il Palermo: la Lazio cerca i tre punti, Milinkovic-Savic la consacrazione, sperando che il matrimonio sia suggellato da un’ulteriore prova di spessore.

Gian Marco Torre

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