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Primavera. Pollace: “Dispiace per lo scudetto, ma la vittoria di quest’anno è il nostro gruppo”

Il capitano della Primavera aggiunge: “I tifosi laziali sono speciali, sogno di giocare per loro”…

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NOTIZIE LAZIO – Il capitano della Primavera di Inzaghi, Pollace, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 per commentare la stagione dei baby aquilotti biancocelesti.

C’è molto rammarico, abbiamo fatto bene tutto l’anno. Siamo cresciuti come gruppo e aver perso ai rigori fa male. Per me, come ho già detto, è una sconfitta amara per il risultato. La vittoria di quest’anno è stata aver vinto due trofei e creare un gruppo unito come il nostro.

Tre finali in quattro anni, non può essere un caso…

“Abbiamo dimostrato con i fatti che siamo un gruppo fantastico. Avevamo buoni propositi, ma non così alti. Abbiamo dato tutto, la vittoria è stata scoprire un gruppo fantastico. Quando l’amicizia va al di fuori del campo se c’è da dare qualcosa in più in campo lo si fa. Magari in tante altre squadre forti questo non avviene”.

Che gruppo siete?

“Un aggettivo in particolare non lo so trovare, ce ne vorrebbero talmente tanti… Ci vogliamo bene uno con l’altro non ho mai visto screzi in squadra o difetti personali e tra compagni. Penso che sia questa la chiave delle nostre vittorie. La società sta credendo in questo progetto per i giovani, abbiamo vinto molto, ma anche quando non ero in Primavera arrivavano successi. Dobbiamo molto alla società e al lavoro importante che ha fatto”.

Fotografia della final eight…

“Abbiamo una foto sul nostro gruppo di Whatsapp e quella voglio portare con me. E’ giusto portare quell’immagine per tutto il gruppo. I tifosi sono il dodicesimo uomo in campo, non ci hanno mai lasciati soli e sono stati sempre presenti. Sono venuti in tanti anche a Genova e li abbiamo davvero ringraziati dal primo all’ultimo perché non ci hanno mai fatto sentire soli. Spero un giorno di far parte della prima squadra e giocare per loro”.

Cosa lasciate in eredità alle giovani leve?

“Essendo uno dei più grandi spero di aver dato qualcosa ai ragazzi più giovani e aver lasciato un’impronta vincente. Spero che abbiano capito come accogliere i nuovi arrivi. Sono convinto che potrebbero rifare benissimo e vincere tutto il possibile”.

Quanto c’è la mano di Inzaghi in questa cavalcata?

“E’ eccezionale, lo ringrazio. Ringrazio anche il secondo, che ci ha dato una grandissima mano. Abbiamo avuto bei risultati anche grazie a chi è dietro alle quinte. Il dottore è una persona eccezionale. Ci ha sempre dato una mano. Ringrazio tutti, magazzinieri e fiosioterapisti. Il mister ci ha dato una carica strepitosa e si sono visti i risultati”.

Il primo messaggio dopo la finale…

“La prima chiamata l’ho ricevuta dai miei genitori che mi hanno fatto stare tranquillo dopo il rigore sbagliato. Sono le prime persone che ho voluto sentire. E’ stata una grande responsabilità, diciamo che con i rigori non ho un grande feeling. E’ andata così, siamo usciti a testa alta. C’è stato dispiacere di non aver vinto, ma quando arrivi ai rigori conta solo la sorte”.

Quando c’è stata la svolta?

“Durante l’anno prima della finale contro la Roma. ci siamo guardati negli occhi e da lì è iniziato questo muro. Siamo andati avanti e abbiamo preso tutto quello che c’era da prendere, tranne la finale scudetto”.

 

 

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