“Patto di non belligeranza” nel girone: PETKOVIC e VILLAS BOAS si sono dati appuntamento ad Amsterdam?

NUMERI E CURIOSITA’ – Undici gare internazionali e quel sapore amaro che porta con se la sconfitta ancora sconosciuto al palato di Vladimir PETKOVIC. Sì, perchè la sua LAZIO in EUROPA LEAGUE è un’autentica “schiacciasassi“: dal turno preliminare contro il Mura 05 fino all’impresa di ieri sera in quel di Stoccarda, i biancocelesti non sono mai dovuti uscire dal terreno di gioco a testa bassa per un risultato negativo. Anzi gli unici rimpianti sono arrivati da alcuni pareggi, primo tra tutti quello casalingo contro il Tottenham, dove il “re di Coppa” Libor KOZAK graziò Lloris in più di un’occasione, facendo infuriare più di qualche tifoso in quella fredda serata di novembre. Ma il panzer ceco avrà modo di farsi ampiamente perdonare in seguito…

TOTTENHAM E LAZIO “A BRACCETTO” – Patto di non belligeranza: è questo quello che hanno firmato LAZIO e TOTTENHAM durante la fase a gironi. “Io non faccio male a te, tu non fai male a te. Dopo ognuno per la propria strada…”, deve essere stato l’accordo tacito stretto dai due club. Non a caso le uniche due gare in cui l’attacco biancoceleste non è andato a segno sono state proprio quelle contro gli ‘Spurs’: due pareggi a reti bianche sia al White Hart Lane che all’Olimpico. E proprio come la LAZIO, anche gli uomini di VILLAS BOAS stanno mantenendo immacolato il ruolino di marcia in Europa League: qualificatesi alla fase ad eliminazione diretta come seconda in virtù dei 10 punti (2 vittorie e 4 pareggi) conquistati, nei sedicesimi gli inglesi hanno “fatto fuori” una delle pretendenti alla vittoria finale come lo era Olympique Lione. Una vera lotta tra titani visto che anche i francesi avevano chiuso alla grande il proprio girone da imbattuti, conquistando 5 vittorie e un pareggio. Ma arrivati nella fase ‘clou’ del torneo si sono dovuti inchinare al sinistro di BALE e soprattutto al gol a tempo praticamente scaduto di DEMBELE’ nella sfida di ritorno che ha permesso al TOTTENHAM di avere la meglio nel doppio confronto (2-1 per gli inglesi all’andata, 1-1 in Francia sette giorni dopo, ndr). Ieri sera gli uomini di VILLAS BOAS hanno fornito un’altra prova di forza contro una “nostra” conoscenza: l’Inter, che è stata schiantata con un secco 3-0 che non lascia adito a possibili dubbi su chi approderà ai quarti. Il messaggio lanciato è chiarissimo: VILLAS BOAS vuole rialzare quella Coppa a due anni di distanza dall’ultima volta…

APPUNTAMENTO AD AMSTERDAM? – Lo Special Two ha inoltrato il suo invito, ora toccherà a mister PETKOVIC raccoglierlo: “Con queste prestazioni possiamo arrivare molto lontano in Europa”, ha dichiariato in maniera convinta ieri al termine della gara contro lo STOCCARDA e il riscontro sul campo gli dà ampiamente ragione. In campo europeo la LAZIO riesce ad imporre il proprio gioco con maggiore facilità che non in campionato, una condizione sicuramente determinata anche dal diverso atteggiamento degli avversari internazionali rispetto a quelli di casa propria. In Europa, e soprattutto in queste fasi finali, si scende in campo per vincere. Questo atteggiamento esalta la LAZIO che ha sempre risposto presente quando il gioco si faceva duro, rispondendo colpo su colpo ad ogni fendente sferrato dall’avversario, riuscendo poi a non uscire mai sconfitta dal ring. PETKOVIC sta forgiando la propria squadra a sua immagine e somiglianza: sta infondendo nelle teste dei giocatori la convinzione di essere forti e la consapevolezza nei propri mezzi tecnici, qualità che forse latitavano lo scorso anno. Se davvero riuscirà in questa impresa non sarà poi così difficile rivedere il tecnico di Sarajevo salutare il “Mago di Oporto” prima del fischio iniziale di un match. Possibilmente che si giochi il prossimo 15 maggio ad Amsterdam…

D.G.