Klose, numeri super Il tedesco segna e fa sognare Petkovic

IL CORRIERE DELLA SERA. (A. Arzilli) Un gol ogni 38″ di possesso palla per il tedesco…

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Novanta minuti di abbracci frenetici, uno ogni quaranta secondi. Roba da slogarsi le clavicole, la colpa (anzi, il merito) è tutta di Miro Klose e della strabiliante statistica elaborata dalla Lega di A sulle prime due giornate di campionato: un minuto e sedici secondi con il pallone tra i piedi e due reti realizzate dal tedesco, cioè un gol ogni 38″ di possesso palla. Basta dargliela e tergiversare, poi ci pensa lui. I tifosi laziali già lo avevano accennato sugli spalti dell’Olimpico, «Palla a Klose e s’abbracciamo», ora c’è pure il conforto dei numeri. Che si incastrano alla perfezione col cambio di mentalità della Lazio: nel sistema Petkovic, Klose può dedicarsi alla sua attività preferita, la stoccata sotto porta, lasciando ad altri le incombenze dell’assist e del sacrificio in copertura.  Una rivoluzione rispetto alla scorsa stagione, nella quale i 15 gol realizzati in totale rendono merito solo in parte all’enorme lavoro di Klose nella Lazio di Reja. Prima era l’uomo della giocata, ora può tornare leader a suon di gol. Domani la squadra comincerà a radunarsi a Formello per preparare la trasferta col Chievo, ma i nazionali rientreranno giovedì. Martedì, a Vienna contro l’Austria, Klose cercherà di ritoccare il proprio record con la Germania accorciando la distanza di 4 gol da Gerd Muller (68 reti) e poi tornerà a Roma. L’intuizione di Petkovic è semplice, ma non banale: se la Lazio ha in Klose il punto di forza, è bene creare le condizioni per sfruttarlo al meglio cercando di preservarne salute e carriera.