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Primavera. Torino-Lazio, le pagelle: continua l’incubo granata, ma Inzaghi scopre Cardoselli

Prestazione sottotono della difesa di Inzaghi, bravo però a rischiare lanciando il giovane mediano…

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Pubblicato il 14/11 alle 20.45

TORINO-LAZIO, LE PAGELLE – Cardoselli illude, porta in vantaggio la Lazio ma il Toro rimonta. Vittoria granata ai supplementari, prosegue l’incubo dopo gli ultimi due confronti. Ecco la prestazione biancoceleste analizzata dalle pagelle di Lazionews.eu.

Matosevic 6,5: nel primo tempo non viene mai impegnato, il Toro non tira praticamente mai in porta. Nel secondo tempo non può nulla sul gol granata, ma si riscatta di un inizio un di stagione un po’ traballante con la parata su calcio di rigore ai danni di Martino, che batte centralmente.

Dovidio 6: soffre un po’ l’intraprendenza granata che punta tanto sul gioco esterno nel primo tempo, ma comunque risulta sempre ordinato anche se davanti non ha mai l’occasione di farsi vedere. Nella ripresa è decisivo in fase di copertura, dalla sua parte non passa più nessuno.

Mattia 5,5: solita sicurezza al centro, quando il gioco si fa duro il capitano c’è sempre. Controlla bene un cliente difficile come Debeljuh, capocannoniere del suo girone. Il croato non ha praticamente palle gol. Ha sulla testa il gol del 2-0 ma è bravo Zaccagno, poi commette il fallo da rigore che si rivela fortunatamente innocuo. Non preciso sul gol del 2-1 del Toro. Finisce anche espulso, sacrificandosi su un contropiede.

Quaglia 5: buona prestazione nel primo tempo, anche se nei primi minuti si fa prendere spesso d’infilata in zona centrale ma poi prende le misure e le punte del Toro vedono poco sia porta che pallone. Nei supplementari cala, in contropiede gli attaccanti di Longo imperversano. Dà poca sicurezza.

Germoni 6: ordinatissimo come al solito, sbaglia poco e corre tanto. Bene in difesa, davanti può essere ancora più incisivo, nella ripresa ha sui piedi il gol del 2-0: da posizione defilata ma favorevole non se la sente di calciare in porta e serve Manoni appostato peggio di lui.

Cardoselli 7: migliore in campo biancoceleste, merita qualche parola in più. Centrocampo in emergenza, Inzaghi lo chiama a una prova complicatissima facendolo partire per la prima volta da titolare in stagione in una serata come questa. Classe ’98, fino ad ora aveva giocato solo le briciole ma sempre ben figurando. Personalità, senso tattico, intelligenza palla al piede, raramente la perde. E’ lo schermo davanti alla difesa, è grazie a lui se la Lazio non si schiaccia completamente nel primo tempo. Dopo 30” segna anche il gol del vantaggio con qualità e caparbietà. Inzaghi ha un titolare in più.

Murgia 6: non incide, spesso fatica a trovare la posizione e non trova mai il guizzo. In ombra, Inzaghi cerca di scuoterlo e qualcosa migliora ma è un fuoco di paglia. Da uno come lui ci si aspetta sempre di più.

Folorunsho 5: non è la sua partita, sbaglia tantissimo nel primo tempo tra stop, passaggi offensivi e appoggi. Nonostante la sua stazza, perde spesso i contrasti in mezzo al campo.

Manoni 5,5: come al solito lotta, si vede poco perchè fa tanto lavoro sporco ma davanti si vede poco. Appare un po’ spaesato in qualche occasione, non una delle sue migliori partite.

Rossi 6,5: il solito gladiatore, l’unico in grado di tenere su la squadra in un primo tempo di grande sofferenza per la Lazio. Torna tanto, costretto a galleggiare spesso in posizione arretrata per l’andamento della partita. Ha pochi palloni giocabili davanti, bello il colpo di testa in allungo nel secondo tempo ma è bravo Zaccagno.

Palombi 6: se parte in velocità non lo prendono mai, ma il grosso difetto di essere poco cattivo sotto porta, spreca troppo e in alcune occasioni ne risente la sua lucidità.

Cinti 5,5: entra al posto di Folorunsho per dare un po’ di freschezza, si vede pochissimo.

Collarino sv

Calì sv

Inzaghi 6: emergenza piena a centrocampo senza Borecki e Rokavec ha il coraggio di lanciare dall’inizio Cardoselli e viene premiato. Le assenze non lo facilitano, tra Cardelli e anche Verkaj che lì davanti toglie un’alternativa importante. Una Lazio inferiore al Torino, ma che prova ad utilizzare le sue armi, scuote i suoi nell’intervallo e i biancocelesti trovano fiducia dopo il gol. Il Torino però ci crede, per la Lazio continua l’incubo granata.

Francesco Iucca
TWITTER: @francescoiucca

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