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Almeyda: “La Lazio era il mio posto nel mondo. Biglia? Ecco cosa gli consiglio…”

L’ex centrocampista biancoceleste aggiunge: “Non torno spesso a Formello, perché quando lo faccio piango”…

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NOTIZIE LAZIO – Matias Almeyda, uno scudetto, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Europea, due Coppe Italia ed una Supercoppa italiana con la Lazioè rimasto nel cuore di tutti i biancocelesti. L’argentino, intervenuto a Radio Olympia, ha commentato così la cavalcata in Copa America della sua nazionale: “Sono arrivate in finale le due squadre che propongono un calcio diverso rispetto alle altre, sempre propositive e pronte ad imporre la loro mentalità all’avversario. E’ giusto che la finale se la giochino Cile e Argentina. Il Cile gioca molto bene, per la prima volta nella loro storia hanno un sistema tattico che funziona e hanno 7/8 giocatori di livello mondiale, molti dicono che sono stati un pò aiutati nel percorso, io dico che hanno avuto la fortuna che hanno tutte le squadre che giocano una competizione a casa loro. Sento tante polemiche anche sul rendimento di Messi in nazionale. Lui è sempre Messi, è umano può avere partite meno brillanti ma anche quando non segna è sempre decisivo con le sue giocate durante le partite. Poi aggiungo che in Europa hanno più spazio, qui la marcatura è diversa e non si lascia respiro a nessuno. Il paragone con Maradona è scomodo, ma è sbagliato. Maradona è unico non ci sarà mai nessuno come lui, è il numero uno. Però Messi è fantastico, per le sue doti tecniche e non solo. Tutti i trofei che ha vinto non sono casuali. Adesso nella nazionale argentina ognuno ha il suo ruolo preciso. Biglia e Mascherano hanno un compito difficilissimo, coprire un potenziale offensivo composto da Pastore, Aguero, Messi e Di Maria non è semplice“.

Poi l’attuale allenatore del Banfield ha parlato della Lazio: Biglia? La Lazio è una grande squadra, quindi non credo che debba cercare un’esperienza in altri club Europei. Molti pensano che se arriva il Real Madrid o un altro club prestigioso, sia impossibile rifiutare, io non sono d’accordo perchè la Lazio è già una grande squadra. Io non sarei mai voluto andar via dalla Lazio, quello era il mio posto nel mondo. Sarei rimasto a vita. Sono tornato soltanto una volta nel 2007 a Formello per salutare Manzini e i ragazzi che lavorano alla Lazio, ma non vengo spesso perchè mi fa male. Ogni volta che vengo piango. Approfitto per ricordare Sergio Manganaro che è venuto a mancare qualche giorno fa. Sono molto legato a tutti i ragazzi, mi piaceva fermarmi spesso a pranzo con loro. Ho sentito che Osvaldo è stato accostato a molte squadre tra cui la Lazio. Osvaldo ha giocato in Argentina negli ultimi mesi e ha fatto molto bene quando è sceso in campo”. 

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