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LOMBARDI: “La LAZIO mi stima, ma per tornare devo dimostrare il mio valore a TRAPANI”

Il giovane attaccante ricorda: “Il gol al Cittadella è stato un momento magico, che difficilmente dimenticherò. Sono felicissimo di aver potuto dare immediatamente un contributo tangibile”…

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NOTIZIE LAZIO – La sua avventura a TRAPANI sta procedendo al meglio: Cristiano LOMBARDI ha collezionato fin qui 4 presenze con la maglia del TRAPANI (propiziando anche un autogol, ndr). Intervistato da Il Corriere Laziale, il giovane attaccante racconta come sta andando la sua esperienza in terra siciliana e svela quali siano i sogni per il futuro:

Quali sono state le sensazioni al tuo arrivo a Trapani?
“Mi sono ritrovato catapultato in una nuova realtà, arrivando direttamente in ritiro dove la squadra era già al lavoro da qualche giorno. Logicamente c’è voluto un minimo periodo di ambientamento, anche se devo dire che l’accoglienza che mi è stata riservata è stata fantastica, e oltre all’organizzazione della società ho potuto saggiare quanto sia straordinario il gruppo. Ad inizio stagione dovevo scontare ancora la squalifica rimediata nella Final Eight Primavera: da quando ho potuto iniziare a scendere in campo, è logico che tutto è iniziato ad andare meglio.”

Ed è arrivato subito il gol contro il Cittadella, prima tua marcatura in Serie B, e soprattutto rete fondamentale per la vittoria del Trapani.
“Il gol al Cittadella è stato un momento magico, che difficilmente dimenticherò. Una grandissima emozione, ma la cosa più bella è stata regalare i tre punti alla squadra e ai tifosi: qui il gruppo viene prima di tutto, e sono felicissimo di aver potuto dare immediatamente un contributo tangibile.”

Una prodezza non indifferente, considerando che si tratta dei tuoi primi passi in un campionato professionistico. Quali sono le differenze principali che hai potuto riscontrare rispetto alla Primavera?
“Devo sottolineare che aver fatto parte di un gruppo fortissimo come quello della Lazio Primavera degli ultimi due anni, mi ha aiutato enormemente dal punto di vista tecnico: sono arrivato già preparato, essendo il livello già altissimo tra i miei compagni biancocelesti, e questo è stato sicuramente un vantaggio per ridurre il gap con i professionisti. Di conseguenza, il salto l’ho maggiormente sentito sul piano del ritmo: l’agonismo e l’intensità in Serie B sono ovviamente molto più alti rispetto al campionato Primavera.”

Parlando invece di questioni tecniche e di obiettivi per il futuro, che tipo di realtà hai trovato a Trapani?
“Ritengo che siamo una squadra di ottimo livello, c’è un giocatore come Mancosu dal quale, per le caratteristiche del mio ruolo, posso solo imparare, e poi tanti elementi importanti per la caletterai come Scozzarella, Barillà, Nadarevic solo per citarne alcuni. Si tratta di un mix di elementi d’esperienza e di giovani che può sicuramente regalare soddisfazioni. L’obiettivo ad inizio stagione è ovviamente la salvezza, ma la Serie B è un campionato lungo e pieno di colpi di scena: vedremo cosa ci riserverà il cammino strada facendo.”

Un pensiero invece è d’obbligo dedicarlo alla Primavera della Lazio: un gruppo con il quale hai vinto scudetto e Coppa Italia, e che ti ha consacrato tra i giovani più interessanti nell’intero panorama nazionale.
“I ragazzi e lo staff della Primavera della Lazio per me sono stati come una famiglia. Abbiamo vissuto due anni incredibili, formando un gruppo unito in campo e fuori, ma oltre a questo aspetto umano, fondamentale, sono arrivate anche delle vittorie importantissime in entrambe le stagioni: ogni successo è un flash indelebile nella memoria, il campionato, la Coppa Italia a Firenze, i derby… un album dei ricordi che nessuno, all’inizio della nostra avventura, avrebbe immaginato potesse diventare così ricco. L’unico rammarico è stato perdere la Supercoppa all’Olimpico contro la Juventus, una partita sfortunata sotto tanti aspetti. Seguo sempre i ragazzi a Formello, rispetto agli altri anni non sono partiti al 100%, ma conoscendo le qualità di molti elementi del gruppo, sono convinto che non tarderanno a riscattarsi. Faccio loro un enorme in bocca al lupo con tutto l’affetto possibile.”

A questo punto, la speranza è quella di tornarci presto, a Formello… magari ricalcando le orme di uno come Cataldi, che come te ha vissuto una stagione in B, per poi rientrare nei piani della prima squadra.
“La società nei miei confronti ha sempre manifestato grande stima ed interesse, per cui i contatti restano stretti. La scelta di venire a Trapani è stata condivisa con il club, ora però sta a me fare il meglio possibile. Per tornare devo dimostrare quanto valgo sul campo, e devo farlo anche per ripagare il Trapani per la fiducia che mi ha concesso, e questo magnifico gruppo con il quale mi sono trovato a lavorare.”

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