E all’improvviso si accorsero della Lazio…

Seconda in classifica, prima tra gli “Umani”: adesso tutti si sono accorti della Lazio. La domanda da porsi è una: perché nessuno fino ad ora ha dato credito a questa Lazio? La cosa non si spiega facilmente, rimanendo uno di quei misteri che sono difficili da risolvere. Eppure la Lazio viene da due quarti posti anche un po’ sfortunati. Eppure questa Lazio ha in campo due fuoriclasse che farebbero gola a tante squadre di primissima fascia: Klose ed Hernanes.  Pensate ad una Juvenus con Klose in campo: chi mai la potrebbe fermare? Alla Juve manca solo il top player in avanti per potersi candidare a vincere tutto anche in Europa e con il tedesco potrebbero davvero pensare in grandissimo. Pensate, invece, a un’Inter con Hernanes alle spalle di Milito e Cassano: chi mai avrebbe un potenziale offensivo così devastante? Se ci fosse il Profeta tra le linee, l’Inter potrebbe giocare costruendo, non di rimessa come fa ora. Ma questi sono solo due esempi, questi giocatori farebbero la fortuna di qualsiasi squadra. E poi la Lazio ha un certo Petkovic che è l’artefice di questo miracolo. Come si fa a sottovalutare le conoscenze tattiche  di un allenatore come il bosniaco che dal nulla aveva portato nella stagione 2007-08, il Bellinzona, squadra di Challenge League Svizzera ovvero la nostra Serie B, in finale di Coppa Italia. E poi come si fa a non  vedere i passi da gigate fatti dallo Young Boys in Europa quando era allenato da Petkovic? Ma, restando nei nostri confini nazionali, come si fa a non dare credito ad una squadra che aveva pareggiato a Torino contro la Juve? E poi nessuno si è fidato delle parole di un guru del calcio, Vujadin Boskov, che appena seppe della scelta di Lotito dichiarò: «È uno bravo sul serio…, vi sorprenderà». Adesso Lotito, definito da troppe persone “Lotirchio” si è preso le sue rivincite sia per la scelte di Petkovic che per la bravura nel convincere un  mostro sacro come Klose a rimettersi in gioco nella Lazio. Adesso tutti sanno chi è la Lazio e comincia davvero a fare paura.

Carmine Errico