LAZIO PRIMAVERA
FINALE SCUDETTO. Bollini: «Orgoglioso di questi ragazzi. Il mio futuro? Ho la maglia della Lazio attaccata sul petto»
Bollini commenta la finale disputata dalla sua squadra contro l’Inter
FINALE SCUDETTO. Bollini: «Orgoglioso di questi ragazzi. Il mio futuro? Ho la maglia della Lazio attaccata sul petto»
La Lazio Primavera perde in finale contro l’Inter, ma ne esce a testa alta, consapevole di averci provato fino in fondo. Alberto Bollini è fiero dei suoi ragazzi e non nasconde il rammarico per una sconfitta che brucia: «Era una partita da fuochi perché l’Inter ha dimostrato tutto il suo valore tecnico e soprattutto di personalità ed esperienza che a questi livelli conta moltissimo. La nostra Lazio ha combattuto. subire gol al terzo minuto poteva essere pericoloso, demoralizzante, ma abbiamo reagito alla grande, rimettendoci in partita con merito. Purtroppo all’inizio del secondo tempo abbiamo subito un’azione fotocopia al vantaggio di Livaja, abbiamo subito una rete che non è da Lazio. La mia protesta? Di puro mestiere, perché i miei giocatori sembravano allievi di fronte ad una prima squadra e volevo dare una scossa».
Era una Lazio rimaneggiata, soprattutto in difesa, dove mancava Crescenzi e dove Sbraga è uscito per infortunio a gara in corso: «Crescenzi e Sbraga sono stati in dubbio fino al fischio d’inizio, la mancanza dei due centrali ha pesato sull’andamento dell’incontro, loro hanno delle potenzialità enormi e ci hanno messo in difficoltà. La sostituzione di Cataldi? Lui ha un’economia fisica di 60 minuti, nell’asse centrale non riuscivamo a pressare per ripartire e l’ho scambiato con Onazi».
Bollini è fiero dei suoi ragazzi e non lo nasconde: «Sono orgoglioso di questa Lazio, i nostri tifosi devono essere fieri, sul 2 a 1 è ripartita la salita ma abbiamo continuato a lottare. Lazio meno brillante del solito? Questo può dipendere dall’emotività e da come si incanala la partita, è una questione psicologica».
Uno sguardo al futuro futuro: «Io ho la maglia della Lazio attaccata sul petto, con il mio staff abbiamo svolto un lavoro straordinario nel quadriennio, abbiamo dimostrato continuità nei risultati e abbiamo valorizzato i giovani, il salto di categoria lo dovranno fare tutti i ’92, nel contesto tecnico-tattico-ambientale giusto e nei campionati professionistici. Se poi qualcuno potrà passare in seconda squadra, la decisione spetterà alla società».
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