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LAZIO PRIMAVERA

PRIMAVERA. Il pagellone del 2014, parte prima: GUERRIERI studia da grande, che sorprese GERMONI e PRCE!

Palombi e Murgia i top per presenze, reti e prestazioni: tante le sorprese ma anche i senatori che hanno fatto le fortune biancazzurre come Lombardi, Crecco e Minala…

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LAZIONEWS.EU – Un 2014 da urlo, uno di quelli che non si dimenticano e che rimarranno di certo nella storia della Lazio e del calcio giovanile italiano. I biancocelesti guidati proprio a partire da gennaio 2014 da Simone Inzaghi (subentrato a Bollini, passato in prima squadra come secondo di Reja) hanno inanellato una serie di vittorie impressionante che ha portato alla conquista di una Coppa Italia e di una Supercoppa più un bis Scudetto purtroppo solo sfiorato. Tra giugno e settembre 2014 sono cambiate moltissime cose, soprattutto a livello di organico e di uomini: con la sconfitta rocambolesca a Rimini contro il Torino in semifinale si è chiuso un ciclo fantastico con gli elementi più importanti che sono volati verso altri lidi per provare nuove esperienze e giocare con continuità. Non era semplice ritrovare il ritmo vincente della scorsa stagione, ma dopo qualche partita di assestamento il gruppo di Inzaghi è letteralmente decollato ed è in serie positiva da 13 gare. Attraverso questa prima parte del pagellone di Lazionews.eu, riviviamo il 2014 dei portieri e i difensori della Primavera biancoceleste, a cui seguirà anche quello di centrocampisti, attaccanti e mister.

PORTIERI
THOMAS STRAKOSHA 6,5: E’ stato lui il portiere titolare della stagione 2013-14, mentre faceva la spola tra la formazione di Inzaghi e la prima squadra di Edy Reja, in panchina come terzo portiere. Una vera sicurezza il portiere albanese classe 1995, che con gli Aquilotti tra gennaio e giugno di quest’anno ha messo insieme 12 presenze, di cui 6 nel Girone C, 2 nelle Final Eight, 1 nel Torneo di Viareggio e 3 in Coppa Italia. Thomas ha firmato a caratteri cubitali in particolare la Tim Cup conquistata, con il rigore parato nella finale di ritorno con la Fiorentina che ha contribuito a rendere ancora più memorabile la notte del ‘Franchi’. Ora fa parte in pianta stabile della prima squadra di Pioli da terzo portiere dietro a due ‘mostri sacri’ come Marchetti e il connazionale Berisha, in attesa della sua occasione.

GUIDO GUERRIERI 7,5: Il 2013-14 lo ha visto vivere una stagione da comprimario, ad alternarsi con Strakosha, ma le sue capacità sopra la media sono state chiare fin da subito. Il portierino nato nel 1996, con l’albanese definitivamente in prima squadra, si è insediato tra i pali per metterci le radici. Guido per caratteristiche potrebbe essere accostato tranquillamente a Federico Marchetti, un portiere tutto istinto e reattività, capace di salvare il risultato più volte in una partita e di portare almeno 7-8 punti in più alla propria squadra. Nelle 25 presenze collezionate nel 2014 Guido ha dimostrato grande maturità, con un futuro biancoceleste nel destino e un rinnovo da firmare a breve. L’ultima partita con il Palermo ha mostrato anche qualche sviluppo in più nel repertorio di Guerrieri, con alcune uscite fuori area in perfetto stile Neuer. Anche se c’é tanto da lavorare, magari su qualche rischio di troppo palla al piede, la Lazio ha già pronto il guardiano del futuro.

FILIPPO DE ANGELIS sv: Per lui nel 2014 solo due presenze, di certo non la miglior vetrina per farsi vedere con continuità.

PIO TOMMASO RICCIONI sv: Nessuna presenza per lui, ora nella Primavera del Pescara.

ANTONIO COTTICELLI sv: Dopo le prestazioni esaltanti tra le fila degli Allievi Nazionali ha ritrovato Inzaghi anche in Primavera. Lui, classe ’97, partito da terzo alle spalle di Guerrieri e De Angelis, ha scalato una posizione ed ora è il vice del portierone titolare dei biancocelesti. Guido è un avversario di livello altissimo, ma le occasioni non mancheranno affatto, in questa o nella prossima stagione.

DIFENSORI
GIANLUCA POLLACE 7: Sono cambiate le stagioni, sono cambiati gli allenatori, ma lui è rimasto sempre al suo posto sulla fascia destra. Ora sul braccio di Gianluca c’è anche la fascia di capitano portata con orgoglio, è uno dei tre fuori quota nati nel ’95 ai quali Inzaghi non ha mai rinunciato in questa stagione. Un giocatore che garantisce una spinta costante, ma anche presenza in fase difensiva: corsa e affidabilità il numero 2 degli Aquilotti, veterano di questa formazione presente in ben 31 partite nell’anno solare 2014. Nel campionato in corso è stato costretto a rimanere out per quattro partite a causa di un infortunio alla caviglia rimediato contro il Catania. Il suo ultimo anno in Primavera gli servirà per provare a portare a casa altri trofei con la Lazio e a guadagnarsi la chiamata di qualche club in giro per l’Italia per intraprendere la strada di altri suoi compagni.

CRISTIANO DOVIDIO 7: Uno del nuovo corso, proveniente dalla nidiata di ’97 degli Allievi Nazionali dello scorso anno. Cristiano inizia la stagione, buttato nella mischia, da titolare e fuori ruolo, ovvero da difensore centrale in coppia con Silvagni in attesa di trovare l’attuale di difesa coppia collaudata. Lui che è un terzino destro, si è fatto trovare prontissimo e in grado di ricoprire quel ruolo, nonostante i centimetri non lo assistano ha mostrato una capacità di elevazione assolutamente invidiabile. E’ stato chiamato a sostituire Pollace e lo ha fatto con ordine, con la rapidità che lo contraddistingue, lui che dal girone di ritorno del campionato di Allievi Nazionali dello scorso anno ha fatto registrare una crescita davvero importante. Nel Trofeo Wojtyla è stato impiegato anche a centrocampo: un jolly, una pedina fondamentale per qualsiasi allenatore in qualsiasi ruolo. Peccato per il piccolo infortunio che lo ha tenuto fuori per qualche giornata, ma che non ha influito particolarmente sulla sua stagione, che lo ha visto scendere in campo per 8 volte, sempre da titolare.

SIMONE MATTIA 7: Dopo una stagione trascorsa tra panchina e tribuna, la Lazio ha risolto i problemi difensivi con un uomo che aveva già in casa. Simone ha saltato le prime tre partite di campionato per entrare in campo da titolare il 27 settembre scorso nella gara vinta in casa del Frosinone per 5-0 e per non saltare più neanche un minuto. Mattia conosce bene l’ambiente biancoceleste e si rivelato un’arma fondamentale per Inzaghi, il centrale che fa al caso della Lazio.In coppia con Prce il numero di reti subite è calato sensibilmente. Per lui 16 presenze totali nel 2014 con un gol all’attivo contro la Ternana in trasferta.

FRANJO PRCE 8: E’ lui l’acquisto che mancava, il giocatore in grado di completare la difesa biancoceleste alla perfezione. Arrivato in Italia in estate dall’Hajduk Spalato, il transfer che gli permettesse di giocare si è fatto attendere molto, mentre la difesa della Lazio traballava con Dovidio e Silvagni, due che di ruolo non fanno assolutamente i centrali. Il croato si è dimostrato un difensore completo, forte di testa sia in fase difensiva che in fase offensiva anche con buone doti acrobatiche, un centrale che sa impostare l’azione con una certa precisione, merce rara al giorno d’oggi. Di sbavature del classe ’96 nato a Capljina non se ne ricordano, le sue doti non sono passate inosservate neanche a Pioli, che lo ha anche convocato in prima squadra. Nelle 11 presenze in questa stagione ha convinto proprio tutti, con Mattia compone la coppia che sta facendo le fortune della squadra di Inzaghi e il rendimento è destinato a crescere. Il suo voto lievita considerando la rapidità con la quale a 18 anni ha saputo ambientarsi e adattarsi in un paese straniero imparando in pochissimo tempo la lingua italiana, indispensabile per un difensore.

EMILIANO ILARI 6,5: Stagione senza dubbio positiva per lui, perno della difesa biancoceleste in coppia con il capitano Serpieri nel 2013-14. Un campionato che ha portato in dote moltissime soddisfazioni, come la Coppa Italia alzata da capitano. Per lui nel 2014 19 presenze totali biancocelesti. Ora il classe ’94 sta provando a farsi spazio tra le fila del Grosseto in Lega Pro.

RICCARDO SERPIERI 7: Il capitano della Lazio di Bollini e Inzaghi, una stagione di alto livello anche per lui che ha costituito il vero leader della difesa e non solo. Per lui 18 presenze biancocelesti nel 2014 prima di subire il grave infortunio al legamento del ginocchio che ancora lo sta tenendo out, anche se fortunatamente il rientro non dovrebbe essere più così lontano.

LUCA GERMONI 7: E’ forse la vera sorpresa di questa stagione, quella iniziata lo scorso settembre. Luca arriva dai ’97 degli Allievi Nazionali, dove era capitano e motorino inesauribile del centrocampo. Luca è partito inevitabilmente indietro nelle gerarchie dei mediani, anche se era spesso e volentieri il cambio più frequente a partita in corso effettuato da Inzaghi. Con l’infortunio di Seck però ha avuto la possibilità di scalare terzino a sinistra, uno spostamento che si è rivelata una brillante intuizione del mister perché da quel momento Luca non è più uscito dal campo, facendosi trovare prontissimo e diventando molto prezioso. La tecnica con il pallone non è di certo la sua caratteristica migliore, ma Germoni ha dalla sua tanta corsa e tanto cuore, umiltà e voglia di migliorare, elementi che hanno colpito un po’ tutti, dal tecnico ai compagni che lo stimano. Una piccola esplosione per lui, con il coronamento della prima convocazione nella Nazionale under 18 di Vanoli. Per lui sono già 9 le presenze totali in Primavera.

SIMONE COSTALUNGA sv: solo 22 minuti contro la Reggina nella penultima dello scorso campionato. Attualmente svincolato.

FEDERICO PASQUALONI sv: Dopo la grande crescita nel girone di ritorno degli Allievi Nazionali, una stagione nel segno della sfortuna quella del terzino classe ’97. Proprio nel match del suo debutto contro il Vicenza a Formello, Federico ha subito un pesante infortunio alla rotula (l’ennesimo per lui) che ha interessato anche i legamenti e lo ha costretto all’operazione. Quando rientrerà sarà un’ulteriore opzione per la difesa, magari anche per il centro.

ANDREA PEROCCHI sv: 114 minuti, 2 sole presenze: ora alla Viterbese.

FRANCESCO FE’ sv: Nessuna presenza in questo 2014, ora all’Arezzo.

LORENZO FILIPPINI 7,5: E’ stato probabilmente il ragazzo che ha fatto registrare la crescita più alta nella scorsa stagione, chiusa in continuo miglioramento nel 2014. Lorenzo è diventato una pedina fondamentale, spostato dal centro alla fascia sinistra, mettendosi in mostra come uno dei migliori difensori del panorama giovanile nazionale. Il ritiro con la prima squadra ad Auronzo è stata un’occasione importantissima per maturare e il trasferimento al Bari in Serie B è il coronamento di un 2014 da ricordare per il giovane 19enne. Per uno dei cardini dello spogliatoio biancoceleste nel 2014, 21 presenze con un gol nel Torneo di Viareggio (per l’unica vittoria nel girone contro il Belasica Strumica).

MATTEO ANTONUCCI sv: Per il centrale classe ’97 solo una presenza e 7 minuti contro il Livorno.

FRANCESCO QUAGLIA sv: Per lui ancora nessuna presenza in questa stagione.

MUSTAFA SECK 7: Un giocatore trasformato tra una stagione e l’altra. Il terzino proveniente dal Barcellona era il vice di Filippini e aveva lasciato solo intravedere le sue qualità, più che altro offensive, con qualche problema in fase di copertura e qualche imprecisione di troppo. Con la titolarità di questo campionato il classe ’96 di origini senegalesi ha acquisito una sicurezza e una consapevolezza dei propri mezzi importanti che lo hanno portato a prestazioni ottime in entrambe le fasi. Peccato per l’infortunio, ma nel 2015 potrà essere l’anno della definitiva consacrazione in Primavera. Per lui 26 presenze e un gol nel 2014.

Francesco Iucca
TWITTER: @francescoiucca

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