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Lazio nelle scuole. Lulic, Lukaku e Strakosha: “Siamo un gruppo. Si vince e si perde insieme” (FOTO)

LAZIO NELLE SCUOLE – Continua l’iniziativa volta a sensibilizzare il tema dello sport…

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LAZIO NELLE SCUOLE – Continua l’iniziativa della Lazio volta a sensibilizzare il tema dello sport nelle scuole elementari e medie della Capitale e provincia. Oggi il tour biancoceleste farà tappa a Roma, nell’Istituto Paritario S.Giuseppe del Caburlotto, in Via Rabbello 15. Presenti, come sempre, alcuni giocatori, rappresentanti della società e l’immancabile Olympia.

AGGIORNAMENTO ORE 11.13 – Termina la conferenza con i giocatori, ora spazio alle foto e alla firma degli autografi. Nel frattempo Manzini ringrazia ancora una volta i bambini presenti.

“Vi porto i ringraziamenti da parte di tutti i nostri atlleti, anche chi non c’é. Vi ringrazio per la vostra passione e il vostro affetto. Quanti sono laziali? Non faccio la controprova (ride, ndr).
Ringrazio in particolare gli amici laziali che hanno alzato la mano. Quando i vostri insegnanti lo riterranno, ci fanno avere una lista con i vostri nomi e saremo lieti di avervi allo stadio Olimpico”

AGGIORNAMENTO ORE 10.50 – Prendono la parola i bambini che iniziano a rivolgere le prime domande ai giocatori.

Come ti sei trovato con i compagni quando sei arrivato alla Lazio?
LULIC – Arrivare in un paese come l’italia in cui si parla un’altra lingua é difficile. Adesso sono da 6 anni ed èmolto più facile. Complimenti a Jordan che si sta integrando. L’inizio é sempre difficile.”
Perché la Lazio ha questi due colori?
MANZINI – “Questo fa parte in armonia con tutto il resto. L’aquila si chiama Olimpia perché la Lazio si ispira alle Olimpiadi, e quindi alla Grecia, che è bianco e celeste, ed è per questo che questi sono i colori.”
Vi é mai capitato di piangere per un gol?
MANZINI – “A Napoli agli spareggi”
LULIC –  “No, io non sono uno che fa queste cose. Forse un giorno piangerò anche io”
Da dove é nato nome Olympia?
JUAN – “C’erano tra nomi. Olympia, Libera e Vittoria. La tifoseria ha scelto.”
Primo gol in carriera?
LULIC – “Non mi ricordo, comunque segnare fa sempre piacere.”

Come è nata l’idea di fare il portiere?

STRAKOSHA – “Quando vedevo mio padre giocare in porta ho capito che mi piaceva buttarmi per terra e parare, o lo capisci subito o fai un altro ruolo.”

Quando pari un rigore come ti senti?

STRAKOSHA – “Quest’anno non ho parato niente, quindi non ti posso dire (ride, ndr). Comunque è un sentimento molto forte, dai una grande soddisfazione alla tua squadra, quindi è sempre bellissimo.”

Da piccolo in che squadra volevi giocare?
LULIC – “Non ho neanche di pensato do arrivare a questi livelli. Giocavo davanri scuola. Di anno in anno ho visto che ce la potevo fare. Sono in squadra che mi piace, contentissimo di stare qua. Quello che conta é giocare a calcio.”
Quanto incide l’unione di gruppo per la squadra?

MANZINI – “Il gruppo è superiore alla somma delle singole individualitá. Una squadra é un undici tutto intero”
LULIC –  “Il gruppo conta moltissimo. Si gioca in 11, si vince e si perde sempre in 11. Bisogna avere sempre buoni rapporti con i compagni. Se c’é un buon rapporto, arrivano anche i risultati positivi.”

Cosa significa per te il 26 maggio?

LULIC – “É sempre una cosa emozionante. Molti mi hanno detto che rimarrá nella nostra storia. Speriamo di vedere In futuro altri momenti come questi. É una gioia inspiegabile, quello che conta per vincere.”

In campo simulate o le cadute sono reali?

LULIC – “Ci sono anche quelli che simulano, purtroppo. Anche questa é una cosa importante, non ingannare arbitro e avversario. Il fair play é molto importante nel nostro sport, speriamo che queste cose possano essere migliorate.”

Cosa significa per voi fair play?

STRAKOSHA – “Per noi in campo è decisivo il fair play, se vediamo che in campo c’è qualcuno in campo che sta male, fermiamo il gioco per vedere come sta.”

Come reagisci ai cori razzisti?

LUKAKU – “All’inizio è difficile. Adesso non li sento, non mi toccano”

Quando giochi, da chi prendi spunto?

STRAKOSHA – “Da mio padre, giocava a calcio anche lui. Da lui mi sono appassionato.”

Perché proprio l’aquila come simbolo della Lazio? E dove vive?

JUAN – “Perché l’aquila è la regina degli uccelli, volta sempre alto, perché nella storia l’aquila era il simbolo di forza, potere e bellezza. Vive nel giardino di Formello, che intorno è molto bello, ci sono delle conifere che le danno ombra e l’estate che fa molto caldo si ripara li sotto, inoltre c’è un laghetto e lei è molto pulita e si lava li”

Alla play giocate con la vostra squadra?

LUKAKU – “Se alla play scelgo la mia squadra? Io gioco sempre con l’Arsenal, è la mia squadra preferita. Quando facevo la carriera per prima cosa mi compravo nel calciomercato”

L’esultanza è improvvisata o pensata?

STRAKOSHA – “S isi, io che non faccio gol è proprio improvvisata, quello che esce da dentro è quello che senti in quel momento!”

Le vostre passioni oltre il calcio?

LUKAKU – “Le mie passioni oltre al calcio? La musica e la cultura americana”
Il significato del numero di maglia?
LULIC – Ho il 19 da quando ho iniziato a giocare a.calcio. Di anno in anno ti innamori di questi numeri. E qualche volta portano anche fortuna…”

Quando siete in vacanza mantenete la stessa alimentazione?

LULIC – “No (ride,ndr). Le vacanze sono vacanze. C’è il momento del riposo e quello della preparazione. Servono anche questi momenti, la stagione é lunga.”

C’è una persona che ti ha aiutato ad essere quello che sei ora?
STRAKOSHA – “Si, la mia famiglia, sennò non sarei quello che sono ora”
Come vi sentite quando state lontani dalla famiglia?
STRAKOSHA – “All’inizio è molto dura, ma quando giochi a calcio, lo fai anche per loro, per poterli aiutare in futuro, quindi lo fai per te ma soprattutto per loro”

Hai mai detto ‘non posso, ho calcio’?

LULIC – “In discoteca non sono mai andato. Alla fine riuscivo a fare tutto, prima calcio che altro. Secondo me é meglio prima fare i compiti e poi uscire con gli amici”

A che età avete iniziato a giocare a calcio?

LULIC – “Abbiamo iniziato da piccoli. Questa é stata la nostra passione. Abbiamo iniziato per strada. L’importante é andare a scuola, lo sport bisogna sempre amarlo”

STRAKOSHA – “Anche io ho giocato da piccolo a 4 anni, ho iniziato per divertimento, per divertirmi, per fare sport ma soprattutto a scuola”

LUKAKU – “Io ho cominciato a giocare quando avevo 8 anni. Tutta la mia famiglia ci giocava, compresi mio padre e mio fratello”

AGGIORNAMENTO ORE 10.45 – Prende la parola Maurizio Manzini.

Grazie per averci invitato. Da questi incontri ad uscirne arricchiti siamo noi. Assorbiamo la vostra determinazione, il vostro entusiasmo. Tutte cose che poi quando torniamo in allenamento trasmettiamo al resto della squadra, che poi lo riversa in campo.In una delle prossime vittorie, sappiate che ci sará molto di voi.

AGGIORNAMENTO ORE 10.43 – Inizia l’evento, dopo l’arrivo anche di Lukaku e Strakosha e dell’aquila Olympia. Nel frattempo viene mostrato un video celebrativo della Lazio, riepilogando tutti i successi nella sua lunga storia.

AGGIORNAMENTO ORE 10.16 – Ecco arrivare Lulic, il primo dei calciatori della Lazio a raggiungere la scuola. Si attendono Lukaku e Strakosha.

AGGIORNAMENTO ORE 9.50 – Si attende l’arrivo dei giocatori e dei rappresentanti della società, oltre che di Olympia. Intanto, all’Istituto S.Giuseppe del Caburlotto, è tutto pronto per l’evento.

 

 

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