CORRIERE DELLO SPORT. Il San Paolo di Matuzalem, a Napoli per riprendersi la Lazio

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«Sono pronto» , si è ripresentato così, con la voglia di tornare in campo, col desiderio di blindare il primo posto, con fame di vittoria, col suo taglio moicano, l’ha fatto per farsi «vedere dal mister, così si gira e quando mi vede in panchina dice “ma chi è quel matto?” e mi fa entrare» , ripete scherzando Matuzalem. E’ pronto, si è rialzato dall’ultimo infortunio, a Bologna lo mise ko uno stiramento. E’ tornato a disposizione di Reja, a meno di ricadute è convocabile per l’anticipo col Napoli di sabato prossimo, i centrocampisti servono come il pane, le assenze si sono fatte sentire, hanno costretto i compagni agli straordinari, come sottolinea Il Corriere dello Sport.

Estate 1999, Francelino Matuzalem si presentò con queste parole a Soccavo, aveva 19 anni, lo scoprì nel Vitoria di Bahia l’allora direttore tecnico Filippo Fusco: «Sono di Natal, Nord Est del Brasile. Madre, padre e tre fratelli. Sono entrato nel Vitoria Bahia a 13 anni e a 16 ho giocato la prima partita da titolare. Ho vinto la Coppa Nord Est e il campionato under 20 sudamericano. Per tutti sono Matuzalem» . Rimase sino al 2001, non tantissimo, ma furono due anni lunghissimi. Playmaker con i piedi da trequartista, i tempi e il gioco di un regista, i muscoli e il contrasto di un mediano, a Napoli lo conobbero così.