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CRAVERO: “I biancocelesti mi ricordano la Juventus dello scorso anno, ma il loro obiettivo deve essere la Champions”

L’ex biancoceleste risponde anche a chi gli chiede se è possibile confrontare il Petkovic di oggi con il “suo” Zeman: “Non si possono far paragoni, perché parliamo di 20 anni fa”…

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LAZIO-ROMA Petkovic Marchetti

NOTIZIE SS LAZIO – Ai microfoni di Radio Sei, l’ex difensore della Lazio Roberto Cravero dice la sua sulla squadra di Petkovic, cercando analogie con la sua Lazio targata Zeman che come quella del tecnico bosniaco riuscì ad inannelate 14 risultati utili consecutivi: “Se deve guardare in alto? Io penso che la Lazio debba fare il proprio campionato e approvo quello che dice Petkovic da sempre, perché lo ritengo un tecnico molto onesto nelle proprie considerazioni… E’ giusto che vada avanti per la propria strada e certo è corretto dire che si deve guardare a chi sta avanti in classifica… Io, magari, punterei più al secondo o al terzo posto che non allo scudetto, ma la Lazio mi sembra stia facendo il campionato della Juventus dello scorso anno, nel quale rimase sempre vicina al Milan e nel momento di calo dei rossoneri l’ha superata. Non è detto che non ci si riesca quest’anno, anche perché nello scontro diretto tutto può succedere. Io credo, pero, che la Lazio firmerebbe per il terzo posto e rivederla ai preliminari, magari incontrando un avversario abbordabile che gli consentirebbe di tornare in Champions League, sarebbe già un’impresa…”. 

Sul mercato
“Lotito dice che degli acquisti potrebbero minare lo spogliatoio? Io, acquisti importanti che minano lo spogliatoio, ne ho visti pochi… Se un calciatore ha un curriculum importante e una storia alle spalle sono sicuro che verrebbe rispettato da tutti. D’altro canto, non so se Lotito comprerà qualcuno, ma arrivati a questo punto, se si riuscisse a fare uno sforzo, si garantirebbe sicuramente un posto in Champions. La Lazio può competere con tutti nei 12-13 titolari, ma se ne dovesse mancare qualcuno, come spesso accade andando avanti con la stagione, arriverebbe qualche grattacapo. È ovvio che se, invece, hai una rosa più ampia, è più facile portare a casa un grande risultato”.

Paragone Petkovic-Zeman
“Non si possono far paragoni, perché parliamo di 20 anni fa… Ogni squadra ha avuto la propria storia e la propria epoca e in futuro ci saranno sempre squadre migliori di quelle precedenti. Posso dire che quello fu l’inizio della cavalcata vincente della Lazio, perché noi ci qualificammo in Coppa Uefa dopo 16 anni che non ci si riusciva e perdemmo un quarto di finale a Dortmund… Bisognava abituarsi a lottare per il vertice e di lì in poi Cragnotti riuscì a vincere tutto con grandi investimenti”.

Su Biava
“Non mi ha stupito, perché Biava fa della continuità la sua arma migliore. Fa cose semplici ed è sempre presente, per questo ogni allenatore lo vorrebbe dalla propria parte. Per un difensore le qualità migliori sono costanza e affidabilità e Biava le incarna entrambe… Sbaglia pochissima ed è anche pericoloso sotto porta… E’ normale che stia facendo la differenza”.

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