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L’ aSTORI(A): Le tre carte di GIULINI e i soliti riflessi di LOTITO

LAZIONEWS.EU – Tutti i retroscena della “telenovela ASTORI” che si è conclusa ieri con un finale amarissimo per i tifosi laziali…

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APPROFONDIMENTO LAZIONEWS.EU – Una beffa che riporta indietro i laziali di 15 anni, quando un inarrestabile CRAGNOTTI soffiava STANKOVIC alla ROMA con un’operazione lampo, proprio come avvenuto nell’affare ASTORI. La goccia che ha fatto traboccare il vaso della contestazione, costantemente sull’orlo, alimentando definitivamente il seme della discordia con l’ormai decennale presidenza LOTITO. Una gestione già ampiamente caratterizzata da tensioni, incomprensioni, ma soprattutto delusioni in sede di calciomercato. Davide ASTORI è solo l’ultima di una lunga serie.

PROLOGO – La Lazio ha iniziato a parlare con il Cagliari da oltre due mesi, quando alla guida del club c’era ancora l’ex patron Massimo CELLINO, con il quale aveva cercato di chiudere il colpo prima del passaggio di proprietà con Tommaso GIULINI. Per una questione di correttezza CELLINO declina ogni avances del collega laziale, rimandando tutto nelle mani della nuovo corso targato GIULINI. Si ricomincia: LOTITO avanza un prima offerta di 4 milioni più bonus, per un totale di 4.5, ad un mese da oggi. Secco rifiuto della controparte cagliaritana, che per lasciar partire il suo gioiello chede non meno di 6.5 milioni, oppure 4.5 e uno tra CATALDI e TOUNKARA. Questa volta è la LAZIO a dire no, che nel frattempo cerca e trova l’accordo con il gioiello rossoblu.

SCAVALCOQuinquennale da 1.3 milioni annui più bonus, LOTITO e TARE sono ormai convinti di avere in mano le sorti del difensore (in scadenza 2o15), e, nonostante la fase di stallo con un contrariato presidente GIULINI, puntano decisi al braccio di ferro. Così iniziano le contromosse, mediatiche per lo più, della società sarda. Dapprima il tentativo di consorzio con “l’amica” INTER (GIULINI è un ex-membro del Cda della Saras, nota società dei MORATTI, ndr), che avrebbe previsto un altro anno in Sardegna per passare, nella stagione successiva, tra le fila nerazzurre. Nulla di fatto. Poi le voci, iniettate ad arte, di un possibile inserimento della JUVENTUS, nonché le false smentite di una trattativa in atto con il club capitolino. Altro colpo a vuoto.

L’ACCORDO Il Ds MARROCCU infine ammette l’esistenza della sola LAZIO, unico club ad aver formulato un’offerta per acquisire le prestazioni di ASTORI. Si gioca a carte scoperte. Intanto sono passati giorni, settimane. E l’intesa tarda ad arrivare. “Una partita di poker”, filtra dagli ambienti di Formello, dove regna l’ottimismo della mano migliore. Senza quella fretta invece predicata dal tecnico PIOLI, voglioso di avere, già dall’inizio del ritiro, un degno erede di Giuseppe BIAVA. La pressione aumenta, il tempo stringe. Così la notte del 22 luglio, finalmente (si fa per dire), scatta l’accelerata biancoceleste: accordo trovato per 5 milioni più 1.5 di bonus. Il CAGLIARI vede accontentate le sue richieste. Eppure non è ancora finita, anzi.

LA BEFFA – C’è una squadra fresca di aumento di capitale, con nuove risorse da spendere sul mercato: è la ROMA pigliatutto degli americani. Tratta il brasiliano TOLOI, ma non trova l’intesa e riprende una vecchia idea: Davide ASTORI. Pronta telefonata di SABATINI all’amico MARROCCU, che definisce il Ds giallorosso “Maestro di vita e professione”. Alza l’offerta, con la formula del prestito oneroso di 2 milioni, più 5 all’atto del riscatto, ma serve il rinnovo del difensore cagliaritano. Nel primo pomeriggio del 23 il Cagliari fa sapere alla Lazio che ora vuole 7 milioni, con pagamento triennale. LOTITO risponde picche:”A queste cifre non mi interessa, ritenetevi liberi”. E così è stato. Alle 19 la società sarda annuncia il rinnovo di ASTORI, lasciando di stucco un incredulo TARE. La frittata è ormai fatta. Il calciatore ha scelto la ROMA, dove troverà la Champions e il suo nuovo amore: Francesca Fioretti, l’ex gieffina che ha spinto fin dall’inizio per l’approdo nella città eterna.

EPILOGO – Tutto il resto, nonostante le rassicurazioni di facciata ricevute sulla mancata conclusione dell’affare, è vana speranza. A nulla è servito il disperato blitz notturno (concluso alle 3:00) del Ds laziale a Sappada, vicina sede del ritiro del Cagliari, dopo la contestazione e il confronto con 50 tifosi imbufaliti davanti all’hotel d’alloggio biancoceleste. A nulla è servito l’incontro pomeridiano del giorno dopo in Lega, tra LOTITO e GIULINI, finito con un acceso scontro verbale. A nulla è servita la spedizione della delegazione di tifosi biancocelesti al campo d’allenamento cagliaritano, con tanto di faccia a faccia, con il Ds MARROCCU. “Lotito ha rischiato e ha perso”, ha detto loro, un’ora prima dell’annuncio ufficiale dell’annuncio alla Roma. Ore 18:53, tweet rossoblu: Astori è della Roma. Cala il sipario di una dolorosa telenovela, lunga, troppo lunga. Quanto basta per favorire l’inserimento del rivale giallorosso. GIULINI avrà anche fatto il gioco delle tre carte, ma LOTITO ha messo in mostra i soliti riflessi.

Francesco Pagliaro

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