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Maledizione Lazio, con la Sampdoria la beffa arriva nel recupero

LAZIONEWS.EU – La rete di Matri illude, la vittoria manca dal match contro il Torino…

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LAZIONEWS.EU – La Sampdoria per resuscitare in campionato, Pioli si gioca la panchina. Nuovo modulo per il tecnico, l’allenatore biancoceleste, tanto per rimanere in tema, si affida all’albero di Natale. Il possesso palla è biancoceleste, ma la manovra non è fluida. Il giro palla risulta troppo lento, le azioni da gol latitano. Ci prova Klose, ma il suo stacco è fuori tempo. Prova ad imitarlo Parolo con un destro dal limite che meriterebbe miglior sorte, ma di questi tempi la dea bendata ha sempre da fare qualcos’altro quando gioca la Lazio. Il protagonista della prima frazione, però, è Candreva, croce e delizia biancoceleste. Le azioni partono tutte dla suo piede, al minuto 27 prova anche a mettersi in proprio, ma la sua conclusione è troppo centrale. Ma tra l’essere protagonista e l’ossessione la differenza è fin troppo labile, il numero 87 diventa vittima del proprio personaggio troppo presto per incidere sul match. La Sampdoria latita, è sorniona, ma quando può partire in contropiede rischia seriamente di far male. Il primo tempo si conclude tra uno sbadiglio e l’altro, anche l’arbitro capisce che non è il caso di insistere assegnando il recupero.

La ripresa si apre con un cambio: dentro Felipe Anderson fuori Cataldi, si torna al 4-4-2. Tolti gli addobbi natalizi la sostanza non cambia. E’ sempre Candreva a mvimentare la manovra laziale, ma più passa il tempo più l’esterno di Tor de Cenci si incaponisce, vanificando quanto fatto fino ad ora di buono. Le punizioni sono tutte sue, ma nessuna finisce nei pressi della porta difesa da Viviano. Pioli si gioca anche la carta Matri, fuori Klose. La Lazio prova a mettere in campo il massimo sforzo, ma non cambia nulla. La Sampdoria si rintana, alla squadra di Montella basta il punto. Quando la speranza è ridotto al lumicino ci pensa Matri a soffiare sulla fiammella: colpo di testa che inganna Viviano, la rete dell’Olimpico torna a gonfiarsi. Il pubblico canta, i fantasmi del passato sembrano essere stati scacciati. Merito di Matri, novello ghostbuster. La gioia però è effimera come non mai: nel recupero l’uscita kamikaze condanna i biancocelesti, la punizione di Zukanovic si infila in rete dopo una deviazione della barriera.  La panchina di Pioli è sempre più traballante, la zona retrocessione non si allontana. Si prevede una settimana di passione.

Matteo Vana

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