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Ruben Sosa: “Lazio sei da Scudetto”

L’ex attaccante della Lazio conserva un bel ricordo degli anni in maglia biancoceleste e crede che questa Lazio debba puntare in alto…

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gagliardetto scudetto 73-74

Sono tanti i giocatori ex Lazio che hanno un bel ricordo degli anni in maglia biancocelesti. Uno di questi è di certo Ruben Sosa che nei suoi 4 anni laziali ha saputo lasciare un bel ricordo ai tifosi. Ora Ruben Sosa allena i giovani del Nacional, nota squadra uruguaiana, ma appena si parla di Lazio tornano improvvisi tutti i ricordi e il piacere di aver fatto parte del club Capitolino. E ai microfono di Lalaziosiamomoi.it fa una sua analisi di questa Lazio: «Credo sia pronta per lo Scudetto. Quando io giocavo, la Lazio soffriva perché arrivava dalla B, però aveva i tifosi da Serie A, con tanta grinta e siamo stati benissimo per quattro anni. Non avevamo vinto niente, siamo stati sempre lì a metà classifica, più tardi la Lazio ha vinto lo Scudetto. Adesso è vicina alla prima posizione e per me è un’allegria immensa. Magari quest’anno può vincere lo Scudetto. Deve fare le cose con tranquillità, non fare proclami da ora. La Lazio non ha mai detto di dover vincere, deve rimanere così, tranquilla. Bisogna lottare fino alla fine, poi si vede. E poi questa Lazio ha Miroslav Klose e con un attaccante come Klose la Lazio è costruita per vincere, deve pensare di giocare partita per partita, poi si vedrà». Ci si domanda se questo forte amore per la maglia biancoceleste possa far tornare in Italia l’attaccante uruguaiano ma «Io qua ho una scuola di calcio, ho 500 bambini. A me piacerebbe tantissimo tornare in Italia, sono andato a Milano a fare un corso da allenatore per i piccoli. Io alleno anche le punte qui al Nacional, ragazzi di 14- 15 anche 18 anni e i professionisti. A me piace allenare i bambini, se la Lazio mi chiedesse di allenare tutte le punte della categoria, ci penserei un po’». Intanto racconta la qualità di molti giovani uruguaiani «L’Uruguay è un Paese piccolo, continua a sfornare tanti calciatori buoni. Io ho bambini della scuola mia di 13 anni che son bravissimi, forse tra 3 anni saranno in Serie A. Manca un po’ il tempo, l’allenamento, la possibilità di stare di più vicino a loro. Però c’è mio figlio Nicolàs di 7 anni, quando ne avrà 15 sicuramente verrà in Italia (ride, ndr) e magari comincerà nella Lazio». Dal passato al futuro ma dal futuro si torna al passato: «La Curva Nord era la più tifosa di Italia. Mi ricordo che una volta andai in mezzo a loro in una partita, col tamburo, insieme al figlio del mister Materazzi (Marco, ndr) che poi ha giocato in Nazionale e nell’Inter. La Lazio è la squadra che mi ha dato di più e io ho fatto tanto come i tifosi hanno fatto tanto per me. Quando torno a Roma vado sempre dai giocatori, dai dirigenti, per stare con loro». E infine: «Buon anno e buone feste alla Lazio. Ho l’aquila nel cuore»

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