IL CORRIERE DELLO SPORT (F.Patania) - Più che una rivoluzione è stata una rifondazione quella della Lazio negli ultimi due anni. Come suggerisce 'Il Corriere dello Sport', basta prendere come esempio principale quello di Antonio Candreva: l’ultimo colpo, preso in prestito il 31 gennaio a pochi secondi dal gong delle trattative, riscattato in comproprietà per 1,7 milioni di euro a giugno. Nel rapporto qualità-prezzo una grandissima operazione. Segue, ancora da lontano, Miroslav Klose, bomber mondiale della Germania, fuoriclasse senza tempo, re del gol non solo nel derby. Un vero top-player. Portarlo alla Lazio è stato un colpo pazzesco firmato da Lotito e dal ds Tare. Della gestione sportiva targata Sabatini, oggi ds della Roma, restano Rocchi, Ledesma, Mauri e Radu. Tutti gli altri sono arrivati dopo, in un’epoca successiva. E la svolta lotitiana s’è consumata nel gennaio 2010, quando la società si convinceva a licenziare Ballardini per chiamare Reja. In poco più di due anni la Lazio ha investito quasi 60 milioni per l’acquisto di cartellini, di cui 31 recuperati attraverso le cessioni record di Kolarov al Manchester City e di Lichtsteiner alla Juventus. Nel conto non entrano Ederson e Klose, presi a parametro zero, ma il cui stipendio era e resta piuttosto elevato. La sintesi: in due anni e mezzo 14 nuovi acquisti (Biava, Dias, Floccari, Gonzalez, Hernanes, Marchetti, Lulic, Konko, Stankevicius, Cana, Klose, Candreva, Ederson, Ciani) con un saldo negativo di 27 milioni.