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Materazzi: “La Lazio è favorita, ma l’Inter è più forte. de Vrij? Caso creato dalle parole di Inzaghi”

LAZIO INTER MATERAZZI – Marco Materazzi, storica bandiera dell’Inter, ha rilasciato un’ intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, parlando inevitabilmente anche del big match di questa sera tra i nerazzurri e la Lazio…

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LAZIO INTER MATERAZZI – Marco Materazzi, storica bandiera dell’Inter, ha rilasciato un’ intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, parlando inevitabilmente anche del big match di questa sera tra i nerazzurri e la Lazio: un match che vale una Champions League.

LAZIO-INTER – “Questo è un campionato, non un torneo a eliminazione. Bisogna ringraziare il Crotone di Zenga, che adesso rischia molto. Il mio motto è “non è finita finché non è finita. La Lazio è favorita, che gioca in casa e ha due risultati su tre. Ma l’Inter è più forte come squadra e l’essere obbligata a vincere è un vantaggio perché gestire non è il suo forte. Non bisogna partire sparati, vedo i primi 20’ di studio, fondamentale non prendere gol.”

DE VRIJ – “Sì, fossi in Inzaghi lo farei giocare; temo che giocherà e anche bene. Se fossi nel giocatore non direi mai di no al mio tecnico. Ma conosco bene sia gli olandesi sia Stefan, credo sia un caso creato soprattutto dalle parole di Inzaghi. Io stesso nel 2001 avevo già firmato con l’Inter ma le feci un gol con la maglia del Perugia”.

UOMO PARTITA – “Sarò banale e dico Icardi, criticato ingiustamente contro il Sassuolo, quando Consigli è stato mostruoso. Forse Mauro in un’occasione avrebbe potuto anche fare lo scavetto, ma se avesse fallito sarebbe stato crocifisso. A Roma farà una grande partita, vuole la Champions League più di tutti”

INTER – “Con quattro posti disponibili, l’Inter deve andare in Champions. Altrimenti sarà una stagione negativa, ma in cui comunque sono state gettate basi importanti per il futuro”.

SPALLETTI – “Gli auguro di vincere presto il primo scudetto. La dirigenza a fine torneo deve sedersi con lui e ascoltarne le richieste, al netto dei paletti economici. Non si può cambiare tutto di nuovo. Anche quando sono arrivato io abbiamo vinto poco, ma poi il vento è girato”

5 MAGGIO – “Premesso che stavolta sarà diverso perché anche la Lazio ha molto da perdere, avrei dato 2-3 degli scudetti vinti dopo per tenermi quello. Che noi abbiamo sbagliato partita, ma che tutto era stato apparecchiato perché potesse succedere. Vedi il rigore inventato contro di noi a Venezia, quello non dato da De Santis a Ronaldo contro il Chievo, l’altro negato a Hubner in Piacenza-Juve…”.

BUFFON – “Uno come lui nasce ogni mezzo secolo. E’ un fratello e si è fatto da parte per rispettare la decisione della Juve di puntare su altri. Il dopo Madrid? Sono troppo di parte per giudicare, ma lui stesso ha ammesso che non lo rifarebbe”.

NAZIONALE – “Mancio ha voluto molto quella panchina, rinunciando a tanti soldi. Ora però deve pedalare! È vero che peggio non si può fare e che lui è più portato a fare il c.t. rispetto all’allenatore di club: ce ne sono pochi bravi come lui a scegliere i giocatori. Per Mario sono felicissimo. Si porta dietro certe etichette e in effetti non lo vedremo mai rincorrere l’avversario fino a metà campo. Ma poi decide chi segna e lui in questo è speciale”.

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