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ACCADDE OGGI. Nella gelida Svezia, la Lazio non va oltre lo 0-0 col Trelleborg

ACCADDE OGGI –  Torna la rubrica di Lazionews.eu in cui vi raccontiamo giorno per giorno gli eventi della storia biancoceleste e non solo…

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LAZIO – 18 ottobre 1994. Sedicesimi di finale di Coppa UEFA: galvanizzata dal 5-1 rifilato al Napoli due giorni prima in campionato, la Lazio fa visita ai semiprofessionisti del Trelleborg. Sorteggio favorevole e 700 tifosi biancocelesti si avventurano nella trasferta nordica, pregustando una nuova goleada della ciurma zemaniana. Non hanno fatto i conti con le assenze di Di Matteo Rambaudi, con Signori Casiraghi in giornata no, con Favalli Negro troppo timidi in fase propositiva. Gli scandinavi dal canto loro danno l’anima e mettono in campo quell’idea di calcio svedese che ai recenti Mondiali di USA ’94 ha fruttato un’insperata medaglia di bronzo: un 4-4-2 che assomiglia spesso e volentieri ad un 6-4-0. Il risultato? La prima vera, ghiottissima, occasione è la loro e forse neanche Favalli sa bene come sia riuscito a togliere la sfera dalla porta difesa da Marchegiani, con una scivolata disperata. Nella ripresa la Lazio, trascinata da Winter e da Boksic, dà una parvenza di risveglio, crea un paio di occasioni interessanti, una proprio con l’olandese, l’altra con Signori, ma è un fuoco di paglia. Il croato corre per quattro, regala al pubblico anche qualche serpentina, ma finisce spesso e volentieri con l’intestardirsi, sempre comunque mal coadiuvato dai compagni. Nel frattempo, il portiere biancoceleste salva lo 0-0 su un tiro di Sandell da distanza ravvicinata. Non sarà una passeggiata neanche al ritorno, all’Olimpico, due settimane dopo, ma la Lazio, con uno striminzito 1-0, otterrà il passaggio agli ottavi.

STORIA – 18 ottobre 1922. Dall’unione di sei compagnie di telecomunicazioni, tra cui la Marconi Company, nasce a Londra la British Broadcasting Company (divenuta poi Corporation), meglio nota come BBC, la prima organizzazione di broadcasting al mondo. Oggi, con oltre 23 mila dipendenti ed un fatturato di circa 6 miliardi e mezzo di Euro annui, è il più grande ed autorevole editore radiotelevisivo della Gran Bretagna ed uno dei principali a livello mondiale.

SPORT – 18 ottobre 1968. Nell’Olimpiade “dei record” di Città del Messico, probabilmente favoriti dall’altitudine, lo statunitense Robert Beamon si rese protagonista di una delle più grandi imprese dello sport, di certo, la migliore nel mondo dell’atletica leggera. Giunto ai Giochi in condizioni disagiate, privato della borsa di studio universitaria per una querelle con i colleghi mormoni (accusati di razzismo), lasciato dalla moglie in balia dei debiti e con problemi di insonnia e di alcolismo, “Bob” saltò 8 metri e 90 centimetri (il precedente record del mondo era 8.35). Il primo ad accorgersi del capolavoro fu il giudice incaricato delle misurazioni: la barra di scorrimento era troppo corta e dovette così usare il decametro d’emergenza. L’ultimo, fu invece il diretto interessato: appresa la notizia, non seppe trattenere la gioia, dando vita ad un esilarante balletto, per poi inginocchiarsi e baciare a terra. Il suo, è stato il record del mondo più longevo nella storia dell’atletica leggera: durò 23 anni (battuto soltanto nel 1991 da Mike Powell) ed è tuttora primato olimpico e seconda prestazione mondiale di sempre.

Giordano Grassi

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