CONFERENZE STAMPA
Cagliari, Di Francesco: “La Lazio è forte, ma ce la possiamo giocare. Reina? Un regista basso”
DI FRANCESCO CONFERENZA LAZIO CAGLIARI – La 21^ giornata si chiuderà con Lazio–Cagliari, in programma domenica 7 alle ore 20:45. La squadra sarda non vince in campionato dal 25 novembre, in casa contro l’Hellas Verona. Dunque Eusebio Di Francesco e i suoi proveranno a tutti i costi ad ottenere i tre punti. A tal proposito, come di consueto, il tecnico rossoblù è intervenuto in conferenza stampa, ai microfoni del proprio club, per analizzare la partita.
La conferenza di Di Francesco alla vigilia del match contro la Lazio
“Le scelte saranno orientate anche in base alla disponibilità dei giocatori. Vorrei dare continuità a quel che stavamo facendo ultimamente. Dei due ultimi nuovi acquisti, Rugani è un po’ più avanti e potrebbe giocare dall’inizio; Asamoah me l’aspettavo più in difficoltà, invece mi è piaciuto come si è allenato, a partita in corso potrei utilizzarlo per far valere la sua esperienza e qualità”.
Obiettivo
“Radja è un giocatore di spessore che può fare il play, ha giocato in quella posizione anche se l’ha fatto con meno continuità: è un ruolo delicato, richiede fare le due fasi in una certa maniera, con fisicità, corsa, posizionamento a livello tattico. Io devo pensare al bene della squadra, portarla alla salvezza. Fare punti è l’unica cosa che conta in questo momento, non mi interessa come”.
Lavoro e atteggiamento
“Sono convinto che alla lunga l’autenticità paghi. Non sono riuscito a dare un DNA preciso alla squadra per vari fattori contingenti che hanno complicato il cammino, i risultati non hanno aiutato. Però non è tutto da buttare, un certo tipo di calcio a tratti si è visto: un palo e un gol incassato al 95′ cambiano la storia. Ma la fortuna è una componente che dobbiamo andare a cercare attraverso il lavoro e gli atteggiamenti giusti. Adesso dobbiamo tutti quanti rimboccarci le maniche, resistere alle difficoltà pensando con testardaggine di poterne uscire fuori. Si mette da parte la parola “io” per sostituirla con “noi”: un ragionamento che deve prevalere su tutto il resto, non mi va di cercare alibi. Ciascuno di noi per il proprio ruolo è chiamato a pensare per il bene comune”.
Sulla Lazio
“I biancazzurri sono forti, hanno raggiunto gli ottavi di finale di Champions, possono contare su giocatori importanti che si conoscono bene e su un allenatore bravo che ha dato continuità al progetto tecnico. Attaccano la porta spesso con quattro-cinque uomini: il loro portiere, Reina, è una specie di regista basso, gioca benissimo coi piedi e quindi guadagnano un uomo in fase di impostazione. Non è semplice affrontarli, hanno una serie di alternative: gioco corto, lungo, cercano gli esterni che sono molto bravi oppure Milinkovic-Savic tra le linee anche alzando il pallone, perché lui è bravo di testa. Noi però la possiamo giocare: dobbiamo approfittare di tutte le possibilità, giocando di squadra. Tutte le gare vanno disputate al massimo, con gli uomini più adatti che ho a disposizione”.
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