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RASSEGNA STAMPA. Stendardo: “Voglio fare uno scherzo all’amico Hernanes”
L’ex difensore biancoceleste è stato intervistato da “Il Messaggero” e ha dichiarato…
Il Messaggero (G. De Bari). Guglielmo Stendardo, giocatore dell’Atalanta, ex Lazio, ha rilasciato un’intervista.
Su Klose.
“E’ un campione assoluto, uno dei calciatori più forti del panorama internazionale, sotto porta è micidiale. Sarà un duello difficilissimo perché, per limitare il tedesco, servirà una perfetta organizzazione di tutto il reparto arretrato”.
Che Lazio si aspetta d’incontrare?
“La squadra più in forma del campionato, reduce da una bella striscia positiva, che cercherà di migliorare la classifica sfruttando il fattore campo”.
Come si può fermare la formazione di Petkovic?
“Con un prova super dell’Atalanta, che coincida con una giornata non brillante dei biancocelesti”.
Cosa la impressiona maggiormente di questa Lazio che vola?
“La continuità di rendimento e la forza di alcune individualità che fanno la differenza. Oltre a Klose vorrei citare l’amico Hernanes, con il quale ho partecipato ad alcune iniziative benefiche, a cui vorrei fare uno scherzo… Il Profeta è un fuoriclasse che può decidere da solo il destino di una gara, una delle certezze più importanti del gruppo”.
L’Olimpico sogna un’altra vittoria per accorciare ulteriormente il distacco dalla Juventus.
“In casa è la squadra che ha totalizzato ilmaggior numero di punti, una parte di merito va ascritto al suo pubblico. Sulla carta è una giornata favorevole alla Lazio”.
L’Atalanta gioca bene ma raccoglie poco.
“E’ capitato così anche contro il Chievo. Abbiamo costruito numerose palle-golma siamo usciti sconfitti. La prova è stata positiva ma, per fare risultati, dovremo migliorare in zona tiro”.
Sei stagioni in biancoceleste: qual è il ricordo più bello?
“La sfida di Champions League contro il Real Madrid, terminata due pari, nella quale servii un assist a Pandev”.
A Roma ha comunque lasciato un buon ricordo.
“Il mio rapporto con i tifosi è stato sempre positivo, nella Lazio ho vissuto l’esperienza più importate della carriera. A Roma ho messo radici e ho lasciato il cuore. Mi sono laureato, ho comprato casa, vi torno ogni settimana”.
Ora, nell’Atalanta, lotta per altri obiettivi.
“La salvezza sarà il nostro scudetto. Gioco in una società seria, amministrata da un presidente, Percassi, che incarna veramente i valori della moralità”.
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