ZARATE è già in forma per convincere PETKOVIC

 MESSAGGERO (G. De Bari) –  Da queste parti, nella vallata dolomitica, il colore del cielo cambia facilmente, come l’umore delle persone. In questi giorni di ritiro anche quello di Mauro Zarate è cambiato. La freddezza, le critiche e le polemiche, che avevano scortato il suo ritardo nel rientro, sono ormai alle spalle. E così l’argentino, spinto dall’affetto della gente, che lo tratta sempre come un beniamino, ha ritrovato in fretta il sorriso, l’entusiasmo e la voglia di Lazio. Ogni sua giocata importante viene sottolineata da un applauso, è sempre al centro del gioco, non da egoista, ma da protagonista. I tifosi vogliono che resti, convinti che potrà essere ancora un calciatore competitivo, in grado di mettere la sua classe al servizio della squadra.

In effetti, è decisamente un calciatore diverso quello che si vede sul campo di Auronzo. Tirato a lucido, sempre attento e concentrato, smanioso di dimostrare a Petkovic di meritare la conferma. Dribbling, assist, gol: decisamente tra i più in forma e reattivi del gruppo.

[……]E Petkovic lo sta seguendo con particolare interesse e curiosità, consapevole che Maurito potrebbe davvero rappresentare l’acquisto più importante. Zarate appare maturato e motivato. Ha cambiato vita, procuratore, obiettivi. Il giorno di Capodanno è diventato papà per la prima volta, il matrimonio e l’arrivo della piccola Mia devono averlo fatto crescere e responsabilizzato.
«Credo che Mauro meriti di giocare nella Lazio – spiega il procuratore Luis Ruzzi – ha le qualità e, soprattutto, la determinazione per mettersi al servizio del tecnico e fare bene. A venticinque anni, con una famiglia costruita, è un ragazzo maturato che ha tanta voglia di dimostrare il suo valore. La classe non gli manca, perciò bisognerà fargli sentire quella fiducia che, con Reja, non ha mai avuto. Senza parlare che gli chiedeva di fare anche il terzino. Mi pare che Petkovic lo stia motivando e, stando a quello che vediamo in questi primi giorni, Mauro sta dimostrando di essere pronto a giocarsi le sue carte. Con Klose formerebbe davvero una gran bella coppia: due attaccanti che dialogano e che sanno giocare molto bene la palla. Perciò mi auguro proprio che la Lazio lo tenga nel suo organico, Zarate ha ancora tutto per tornare quello del primo anno».
«Zarate è un calciatore che ha pregi e difetti, ma i pregi sono maggiori. Intanto è uno dei pochi che riesce a saltare l’uomo, nell’uno contro uno, creando quella superiorità numerica che è decisiva. Preferisce agire dalla sinistra per poi stringere e sfruttare il piede destro nelle conclusioni. Però ama troppo ricevere la palla sui piedi e questo può diventare anche un problema, quando viene raddoppiato o non è in grande giornata. Deve migliorare nei movimenti senza palla ma non gli si può vietare il dribbling, che resta la sua forza. Non è un calciatore da 4-4-2, né può giocare da seconda punta. Con Klose non si integra benissimo, ma possono coesistere».