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Le PAGELLE di Lazio – Genoa: Luce Alberto, per gli altri è buio pesto
PAGELLE LAZIO GENOA – La Lazio cade ancora. All’Olimpico passa il Genoa, grazie a una rete di Retegui. Immobile e compagni raccolgono due sconfitte su due e naufragano sul fondo della classifica. Lo stadio fischia e chiede di tirare fuori gli attributi. All’orizzonte ci sono le sfide con Napoli e Juventus: non il calendario migliore dopo aver raccolto un pugno di mosche nelle prime partite di campionato. Di seguito le pagelle assegnate ai giocatori biancocelesti.
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Lazio – Genoa, le pagelle dei biancocelesti
PROVEDEL 6 – Ha solo sabbia per arginare un fiume in piena. Ci mette una pezza in più di un’occasione, ma alla fine la tempesta genoana ha comunque la meglio.
LAZZARI 5.5 – Ci prova e riprova, ma la freccia non centra mai il bersaglio rossoblù. Paradossalmente, è il calciatore della Lazio che tira di più in porta.
CASALE 5.5 – Sbaglia praticamente una sola respinta. Ma è quella decisiva, dalla quale nasce il gol di Retegui.
ROMAGNOLI 6 – Difficile descrivere la sua prestazione. Di mestiere farebbe il difensore, ma si trova quasi sempre a impostare l’azione in una partita che vede la Lazio assestarsi oltre il 70% di possesso palla.
MARUSIC 4,5 – Inserisce nella fotocopiatrice la prestazione di Lecce e preme ok. Poco incisivo in zona offensiva, tiene in gioco Retegui nel primo gol del Genoa. La versione sbiadita dell’esterno che l’anno scorso non ha saltato un incontro.
Dal 66′ LU. PELLEGRINI 6 – Entra con la solita voglia di spaccare il mondo. E quanto meno riesce a far vedere un cross al pubblico dell’Olimpico.
KAMADA 5 – Sfodera la Katana, ma gli cade a terra. Impacciato, quasi impaurito, rallenta sistematicamente la manovra della squadra. Sfortunato nell’unica occasione che il Genoa gli concede. L’impressione è che, ancora per qualche tempo, dovrà giocare con il pesante fantasma di Milinkovic sul groppone.
Dal 66′ VECINO 5 – Altra prestazione da riporre con cura nel cassetto del non indimenticabile.
CATALDI 5 – L’orologio si è fermato alla passata stagione. Non riesce a far andare a tempo la lancetta delle ore e quella dei minuti, risultando sempre in ritardo.
Dal 78′ CASTELLANOS sv – Entra e si procura subito un’occasione da gol. Interessante la coppia con Immobile.
LUIS ALBERTO 6.5 – Luce, chiamatelo Luce Alberto. Vestitelo da supereroe in un mondo di cattivi, da viandante in un deserto di sabbia o da mago in una squadra che, per il momento, arruola solo babbani. Risulta sempre il migliore tra i suoi.
FELIPE ANDERSON 4.5 – È lui o non è lui? Certo che non è lui, caro Ezio Greggio. Sbaglia tutto, e forse più: spaesato e compassato, evidentemente non in condizione.
Dal 66′ ISAKSEN 5.5 – Il calamaio ha ancora poco inchiostro, lo scritto non è sufficiente.
IMMOBILE 6 – Sempre tra i migliori: non è una novità. L’unico a procacciarsi un’occasione degna di nota: non una novità. La notizia? Non vederlo sul tabellino dei marcatori.
ZACCAGNI 5.5 – Lampi di Mattia. Quantomeno, stavolta si è portato allo stadio arco e frecce. Nessuna scoccata decisiva, ma il miglioramento rispetto a Lecce è evidente.
ALL. SARRI 5 – Costruisce una Lazio che fa acqua da tutte le parti. La difesa è disattenta, l’attacco sterile. Sono i sintomi di una malattia che pare sempre più una febbre e non una freddata di fine estate. Perde la seconda partita consecutiva e naufraga sul fondo della classifica. Ora si troverà di fronte Napoli e Juventus: il rischio di arrivare all’inizio dei gironi di Champions League con zero punti è serio.
Daniele Izzo
@danieleizzo94
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