ACCADDE OGGI. Lazio-Juve 0-0, Collina nega tre rigori ai biancocelesti

ACCADDE OGGI LAZIO – 3 maggio 2003, stadio Olimpico, ore 15.00. Il sig. Collina arbitra Lazio-Juventus. Circa 65.000 spettatori assistono al match dominato completamente dai biancocelesti: Peruzzi, Oddo, Stam, Mihajlovic, Favalli, Castroman, Liverani, Stankovic, Cesar, Corradi, e Lopez sono gli undici scelti da mister Mancini.

LA JUVE SI GIOCA LO SCUDETTO  – Ai bianconeri basta un gol per vincere e aggiudicarsi lo scudetto. Può sfruttare gli ultimi minuti di recupero e la superiorità numerica – complice Cesar dolorante dopo i tre cambi effettuati dalla Lazio – eppure non riesce a sbloccare la partita. D’altronde, quando si gioca male e si è consapevoli di farlo, lo 0-0 basta e avanza.

LA LAZIO DOMINA – Perché all’Olimpico si vede una sola squadra in campo per tutto il primo tempo e a sprazzi nella ripresa, ed è la squadra di Mancini. La Lazio stringe d’assedio l’avversario, costruisce moltissime occasioni gol, costringe Buffon a veri e propri miracoli. A ciò, si aggiunge anche la sfortuna e l’ingiustizia.

RIGORI NEGATI – Collina nega infatti quasi tre rigori ai biancocelesti: un fallo di mano di Montero in area, che non contento spinge anche Corradi a terra, oltre una palla sbattuta sulla coscia di Iuliano e tenuta da lui in possesso in modo sospetto con il braccio. Alla fine l’arbitro concede quello evidente per una carica di Thuram a Castroman al 38′ della ripresa. Batte Fiore, che deposita malamente la palla tra le braccia di Buffon.

LAZIO SFORTUNATA E COLPEVOLE – Una Lazio che domina, pur non essendo al massimo della forma. Una Lazio sfortunata e colpevole allo stesso tempo. La partita, nel bene e nel male, è stata fatta tutta dalla squadra di casa, che finisce esausta la partita. La Juve si prende il punto, ringrazia la fortuna, e rimanda lo scudetto alla settimana dopo.