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Bollini: “Keita, personalità e velocità oltre la media. Inzaghi? Molto bravo nella gestione”

LAZIO BOLLINI – Alberto Bollini, ex mister della Primavera della Lazio, ha rilasciato un’intervista…

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LAZIO BOLLINI – Alberto Bollini, ex mister della Primavera della Lazio, vice di Reja in prima squadra e con un passato anche alla Salernitana, ha rilasciato un’intervista a Tuttomercatoweb.com in cui ha commentato anche l’avvento delle seconde squadre per il prossimo campionato: ecco le sue dichiarazioni.

SECONDE SQUADRE –  “Le seconde squadre già dall’anno prossimo? Sarebbe un blitz tecnico importantissimo. Germania e Spagna lo fanno da decenni, sono al top mondiale con le nazionali, perché ci abbiamo messo tanto? In particolare i tedeschi, nei primi anni 2000, hanno avuto una crisi tecnica importante. Così hanno strutturato i centri federali, hanno costretto i club a destinare una parte di fatturato al settore giovanile, hanno impiegato allenatori di valore. In Italia non manca nulla per ripartire e crescere di nuovo”.

MONDIALE – “L’argomento diventerebbe molto vasto, quando si riparte da risultati negativi e brutte esperienze servono ottimismo e idee. Io non sono la figura predisposta per organizzare, ma è evidente come mancasse un passaggio naturale per la crescita dei ragazzi, anche relativa alla fascia d’età. Un giovane deve fare un campionato competitivo per fare il salto dalla Primavera, affrontare una Serie C con il giusto livello agonistico può impaurire, ma non deve farlo. L’importante è la filosofia di gioco”.

GLI INIZI – “Ho iniziato nel 1986, ho vinto con la Lazio ma sono arrivato secondo in parecchie circostanze: contro l’Atalanta di Pazzini e Montolivo in Coppa Italia, la finale Scudetto contro l’Inter di Balotelli, guadagnai la finale di Coppa Italia poi giocata da Simone Inzaghi nel 2014… Sul mio sito ci sono tutte le tappe della mia carriera. Ho allenato in Primavera 12 anni, in B sono arrivato solo l’anno scorso. In proporzione ci sta tutto”.

CALCIATORE PRIMAVERA-PRIMA SQUADRA – “Ci sono quelli con talento, fisicità e una provata sensibilità che non sentono il passaggio. Posso citare Keita Balde, della Lazio. Lo portammo subito su con Reja, perché aveva una tecnica in velocità superiore alla media e una personalità di un certo tipo. Non tutti hanno questa caratteristica mentale e serve il passaggio intermedio. Quando cedi un giovane in prestito in Serie C devono esserci delle situazioni consone al ragazzo, altrimenti rischia di perdersi e aspettare 4 o 5 anni prima di ritornare in A, se ci torna”.

PRIMAVERA 2 – “È un passaggio importantissimo. Prima si giocavano due o tre partite importanti, due o tre sufficienti, sette-otto insignificanti. Serve competitività per migliorare”.

FUTURO SERIE B? – “Mi ha appassionato molto, sarò a disposizione per eventuali incarichi. Anche se valuto altre soluzioni che ora non posso esternare”.

INZAGHI – “Nel nostro percorso da allenatori credo sia importantissimo essere al posto giusto nel momento adatto. Lui è stato molto bravo nella gestione, ha entusiasmo e una società solida alle spalle, con le figure giuste nelle caselle tecniche. Poi l’allenatore fa emergere le proprie capacità”.

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