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Le PAGELLE di Lazio-Frosinone 3-1: Isaksen e Castellanos risolvono un match complicato

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Castellanos esulta dopo il gol al Frosinone

LAZIO FROSINONE PAGELLE SERIE A 2024- Lazio Frosinone è storia. La partita numero diciotto della Serie A 2023/2024 finisce 3-1 per gli uomini di Maurizio Sarri che tuttavia, fino all’ora di gioco, faticano a creare occasioni nitide e soffrono oltremodo contro il buon Frosinone di Di Francesco. Mister Sarri azzecca le mosse Isaksen e Vecino. Buona prestazione di Castellanos e Zaccagni. Ecco le pagelle dei biancocelesti.

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I voti della Lazio contro il Frosinone nelle pagelle della sfida della Serie A 2024

PROVEDEL, 6 – Il gol subito, un calcio di rigore, non è certo sua responsabilità. Il Frosinone calcia poco e il portierone biancoceleste è sempre attento. Bene nel primo tempo, quando disinnesca un paio di palloni insidiosi con ottimo senso della posizione e tempi di reazione e uscita perfetti. ATTENTO.
MARUSIC, 5.5 – Soffre troppo Gelli e, nel complesso, è il difendente che fatica di più nella linea della Prima Squadra della Capitale. INCERTO.
PATRIC, 6.5 – La sintesi della sua partita? Al posto giusto al momento giusto. Sia in difesa, dove guida la linea dei suoi senza particolare affanno, sia in attacco. Mette a segno il gol del 3-1 che risolve una partita che sembrava correre via sui copioni ormai troppo noti di questa stagione. CONFERMA.
GILA, 6 – Concede poco al Frosinone nella corsia centrale, con i ciociari che, tuttavia, non fanno niente di particolare per mettere in difficoltà i centrali di Sarri. Conferma la crescita e le buone sensazioni delle ultime uscite. Si sta dimostrando un’ottima realtà. SOLIDO.
PELLEGRINI, 6.5 – Propositivo l’esterno sinistro della Lazio, che sta finalmente trovando spazio e continuità. Buona spinta, buona attenzione difensiva, ottimo in termini di personalità. Peccato che esca infortunato. PROPOSITIVO.
(HYSAJ, 6 – Entra e gioca una partita ordinata, senza sbavature. Con la Lazio che inizia la rimonta che la porta a vincere una partita complicata, non serve altro. APPLICATO).
GUENDOUZI, 5 – Qualcosa di buono nel centrocampo biancoceleste l’aveva anche creato. Soprattutto nel primo tempo. Cala nella ripresa e regala un rigore agli avversari che, da un giocatore della sua esperienza, non può essere accettato. Il contrasto che comporta il fallo è poca cosa, come la prestazione del centrocampo di Sarri. COLPEVOLE.
ROVELLA, 6 – Si salva in fase di interdizione. Imposta poco e fatica a dettare i ritmi del centrocampo, in fase offensiva si vede ancor meno. Bene in chiusura, soprattutto grazie alla grinta e al carattere che mette al servizio della squadra. Ottimo come mediano, serve qualcosa in più in impostazione. MASTINO.
(CATALDI, S.V.).
KAMADA, 5 – Nella serata in cui dovrebbe dimostrare di potere essere utile alla causa Lazio, fa poco più del minimo indispensabile. Ha un paio di spunti interessanti in fase di impostazione nel primo tempo, poi sparisce. Al cospetto di un Frosinone impreciso all’inizio della contesa, avrebbe dovuto emergere con la sua tecnica e la sua gestione. Fallisce di nuovo. RIMANDATO.
(VECINO, 6.5 – Entra e dà la scossa a un centrocampo che ha faticato a creare occasioni da rete. Non fa nulla di trascendentale, ma la sua presenza pare rivitalizzare il reparto. ESEMPLARE).
FELIPE ANDERSON, 5 – Un piccolo regalo per le 300 partite con la Lazio. Sì, perché la prestazione potrebbe essere valutata anche in modo più severo. Non è mai pericoloso, è troppo leggero in troppe occasioni, non punge mai all’interno dell’area. Il peggiore del tridente d’attacco. IRRICONOSCIBILE.
(ISAKSEN, 7 – Riesce a fare quello in cui Felipe Anderson aveva fallito nel primo tempo. Creare occasioni. Dopo una ventina di minuti piuttosto anonimi sale in cattedra. Prima fornisce l’assist a Castellanos quindi, sfruttando un erroraccio del Frosinone e l’assist ricambiato di Castellanos, porta avanti i biancocelesti con un bel tiro a incrociare. DECISIVO).
CASTELLANOS, 7 – Servito più volte nella manovra offensiva di una Lazio piuttosto sterile nei primi 60 minuti, offre al pubblico dello Stadio Olimpico 5 minuti di calcio sontuoso. Prima trova il pareggio con un gran gol di testa, imparabile; poi approfitta di un erroraccio della difesa del Frosinone per involarsi a rete e servire Isaksen, che non sbaglia. Gol e assist. Bene così. CINICO.
ZACCAGNI, 7 – L’unico, insieme a Pellegrini, a creare qualche grattacapo alla difesa del Frosinone nei primi 55 minuti. Corre, punta l’uomo, crossa. Quando può calcia in porta. Se la Lazio segna così poco e fa così fatica in fase offensiva non è certo colpa sua, almeno contro i ciociari. ISPIRATO.
(PEDRO, S.V.).

SARRI, 6.5 – La squadra parte bene e costringe il Frosinone a tanti errori in fase di impostazione. Il primo tempo, tuttavia, è la fotografia delle fatiche in fase offensiva, senza grandi occasioni da rete. Legge benissimo il campo sia togliendo Felipe Anderson, sia correndo ai ripari dopo il gol del Frosinone. Isaksen e Vecino, seppur in maniera diversa, appaiono decisivi.

Martino Cardani

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