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FOCUS Auronzo, i promossi e i bocciati del ritiro: bene Reina e Luis Alberto. La difesa non passa l’esame

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AURONZO 2020 RITIRO LAZIO PROMOSSI BOCCIATI – La Lazio ha concluso il ritiro ad Auronzo di Cadore. Il soggiorno sotto le Tre Cime di Lavaredo è durato undici giorni e Simone Inzaghi ha potuto rodare i suoi in vista della prossima stagione. La squadra è rientrata a Roma con la sensazione che il lavoro da fare sia ancora tanto. Il campionato è alle porte, così come la Champions League, e la Lazio è un cantiere aperto. Tutta colpa di un mercato che stenta a decollare, ma non solo. Se lo scorso anno la Lazio lasciava Auronzo spensierata e convinta dei propri mezzi, questa volta l’aria intorno alla squadra si è fatta più pesante. L’imbattibilità nelle amichevoli disputate nel passato ritiro si è trasformata in due vittorie risicate e un pareggio. C’è da dire che Simone Inzaghi, per buona parte del ritiro, ha dovuto sopperire all’assenza di Leiva e Cataldi, oltre che dei sette giocatori convocati dalle Nazionali: Acerbi, Immobile, Milinkovic, Marusic, Strakosha, Badelj, Armini. Tempo per rimediare ce ne è, sul mercato e sul campo. Ripartendo, magari, dalle note liete uscite dallo spartito veneto. Ecco i promossi e i bocciati della Lazio dopo il ritiro di Auronzo.

Auronzo, i promossi del ritiro: da Reina ed Escalante…

A volo d’aquila sulla rosa biancoceleste, possiamo scorgere cinque giocatori che si sono messi in evidenza ad Auronzo. In porta le cose migliori le ha evidenziate Pepe Reina. L’estremo difensore, che sotto le Tre Cime di Lavaredo ha spento 38 candeline, si è subito integrato nella squadra. Prelevato a costo zero (era svincolato), lo spagnolo si è calato nella parte, proclamandosi pronto a qualsiasi ruolo. Un profilo d’esperienza utile per lo spogliatoio nell’anno del ritorno della Lazio in Champions League, ma anche decisivo in campo. Lo ha dimostrato al debutto, contro il Padova, parando un rigore quando il risultato era ancora fermo sullo 0-0. Affidabilità, sicurezza e leader della difesa: promosso a pieni voti. A centrocampo sono stati sempre i volti nuovi a brillare, con le dovute eccezioni del caso. Gonzalo Escalante, così come Reina, ha dimostrato di essersi calato subito nella parte. Acquistato dalla Lazio con l’idea di ricoprire il ruolo di vice Parolo, l’ex Eibar è stato schierato regista per sopperire alle assenze di Leiva e Cataldi. Essenziale, pulito, sempre in ritmo. E, da buon argentino, non privo della garra, messa in mostra con diversi e pregevoli tackle. 

… a Luis Alberto e Akpa Akpro

Buone cose si sono viste anche da Akpa Akpro, centrocampista aggregato al ritiro della Lazio dopo l’ottima stagione vissuta con la maglia della Salernitana (31 gare, 2 gol, 3 assist). Centrocampista di temperamento, è stato valutato come uno dei migliori elementi del campionato cadetto. Ad Auronzo si è impegnato tantissimo in allenamento e si è ben disimpegnato nelle amichevoli. Inzaghi lo sta seguendo con interesse. Un elemento dalle sue caratteristiche può fare molto comodo alla Lazio. Così come Jordan Lukaku, tornato in grande spolvero sotto le Tre Cime di Lavaredo. Nota di merito finale spetta a Luis Alberto, unica certezza e punto fermo di una Lazio in costruzione. Il talento spagnolo ha dimostrato di essere già in condizione, chiudendo il ritiro con una doppietta al Vicenza e un gol su punizione di pregevole fattura. Detta i ritmi, dribbla, serve assist e tira in porta: un Mago tuttofare che non vede l’ora di mettersi in mostra in Coppa dei Campioni.

Lazio, i bocciati di Auronzo di Cadore

Dalle note liete ai giocatori non ancora al top della forma. Le difficoltà maggiori si sono riscontrate in difesa, reparto nel quale Simone Inzaghi aspetta rinforzi dal mercato. Vavro non ha convinto. Il difensore si è sempre applicato al 100%, dando tutto se stesso in allenamento. Il mister lo ha difeso anche nell’ultima conferenza stampa, ricordando come il giocatore sia in fase di recupero da un infortunio che lo sta condizionando dallo scorso marzo. Contro il Padova ha dato vita ad una prestazione negativa, macchiata anche dal fallo da rigore. Con la Triestina, però, le cose erano andate meglio. Alti e bassi, come la stagione passata quando aveva alternato prestazioni convincenti (come a Marassi contro il Genoa) ad altre insufficienti. Nell’anno del ritorno in Champions League ci sarà bisogno del miglior Vavro. E, dopo un anno di ambientamento, non saranno ammesse più scusanti. Incertezze anche da Luiz Felipe, distratto e sotto pressione quando manca Acerbi al suo fianco. La Lazio, poi, aspetta Lucas Leiva. Le sue condizioni fisiche sono di nuovo peggiorate, gli hanno impedito di avere continuità nel corso del ritiro. Sarebbe dovuto scendere in campo contro il Vicenza, ma il ginocchio malandato gli ha permesso di svolgere solo un lavoro differenziato. La situazione del brasiliano preoccupa. La Lazio esordirà in campionato il 26 settembre. Prima i test amichevoli contro Frosinone e Benevento. Si preannunciano giorni caldi a Formello, in attesa di notizie confortanti dal campo e dal mercato. E’ giunta l’ora dei fatti.

Marco Barbaliscia

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